- Lo scorso martedì il Consiglio della Figc ha modificato le regole organizzative che permettono alle calciatrici della Serie A di diventare professioniste. Si tratta di un atto rivoluzionario perché in Italia è la prima apertura al professionismo formale nel settore femminile. Ma i distinguo persistono.
- L’ingaggio sarà allineato agli standard della Serie C maschile, con il minimo annuo di 26mila euro. Vengono riconosciuti i diritti pensionistici e assistenziali, ma soprattutto quello alla maternità che era già stato tutelato dalla Fifa.
- Sul piano del tesseramento il movimento è in crescita. Ma si continua a sollevare eccezioni sulla sostenibilità economica del professionismo sportivo al femminile, anziché interrogarsi su quella del professionismo sportivo tout court.
Il professionismo del calcio femminile che mette fine a una lunga ipocrisia


29 aprile 2022 • 20:38