Problemi riscontrati con i pagamenti contactless effettuati con carte di debito che hanno un doppio circuito come Pagobancomat e Maestro o Pagobancomat e V-Pay: le transazioni non vengono riconosciute. Ecco come non perdere il rimborso del 10 per cento
L’Extra-Cashback di Natale, l’iniziativa del governo per incentivare i pagamenti digitali e scoraggiare l’evasione fiscale garantendo un rimborso del 10 per cento sulle transazioni effettuate nel mese di dicembre, è partito da meno di dieci giorni, ma già molti cittadini stanno riscontrando problemi. Prima per la registrazione all’app Io, che nel giorno del lancio del piano Cashless (l’8 dicembre) non ha retto alle migliaia di tentativi d’accesso. Ora invece pare che in alcuni specifici casi, pur pagando con la carta collegata alla app, a causa di alcuni problemi con il circuito scelto la transazione non venga riconosciuta e, di conseguenza, non sia possibile accumulare il rimborso Cashback.
Carte Pagobancomat con doppio circuito Maestro o V-Pay
Il problema riguarda i pagamenti contactless effettuati con carte di debito che viaggiano su un doppio circuito: Pagobancomat e Maestro oppure Pagobancomat e V-Pay. In questi casi, infatti, pare che se si paga utilizzando il circuito nazionale Pagobancomat il rimborso venga riconosciuto senza problemi, mentre se si sceglie il circuito internazionale Maestro o quello V-Pay poi il 10 per cento non venga caricato sul portafoglio della app Io.
Sui social, molti cittadini si sono lamentati del malfunzionamento, evidenziato in verità anche sul sito ufficiale della app-Io. Con il pagamento contactless, infatti, il gestore del negozio presso cui si sta facendo l'acquisto non può selezionare il circuito di pagamento: dunque se il Pos è impostato sul circuito internazionale Maestro o su V-Pay la transazione non è considerata valida per l'accumulo del Cashback.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, Maestro non ha ancora siglato la convenzione con Pago PA e quindi non sono state ancora sviluppate le implementazioni tecniche necessarie per consentire di salvare sull’app IO la carta di debito circuito Maestro. È per questo che non viene riconosciuto il 10 per cento. L’unica eccezione è per le carte che possono essere associate tramite una transazione “3DS”.
Come risolvere il problema
In attesa che Maestro stipuli una convenzione con Pago PA, il problema è in realtà risolvibile. Il consiglio infatti è quello di chiedere esplicitamente al negoziante che si utilizzi il circuito nazionale Pagobancomat al momento del pagamento. Per poter scegliere, è necessario non ricorrere alla funzione contactless della carta.
Altrimenti, la carta deve essere registrata sull’app Io sia nella sezione delle carte del circuito Pagobancomat sia nella sezione “carta di credito, debito o prepagata”, inserendo il numero, il codice ed effettuando un pagamento di verifica dell’importo di pochi centesimi, come precisa PagoPa. Perché questo sia possibile, però, serve anche abilitare la propria carta debito a effettuare i pagamenti online: altrimenti, non sarà possibile associarla al proprio profilo del programma Cashback.
L’ultima alternativa, se siete in possesso di una carta del circuito Maestro e non volete rischiare di perdere il rimborso, è quella di registrarla non sull’app Io, ma sugli altri canali messi a disposizione da altri issuer convenzionati o tramite app come Poste Italiane, Nexi o Satispay.
Come funziona il Cashback
Il piano dà diritto a due tipi diversi di rimborso. Il primo (Cashback) è calcolato in termini percentuali – 10 per cento – su ogni transazione eseguita con una carta registrata al programma sia nel periodo sperimentale di dicembre, sia nei tre semestri successivi. Il secondo è invece un rimborso speciale (Super Cashback), forfettario e non percentuale, sulla base di una graduatoria che tiene conto del numero di transazioni effettuate: questo tipo di rimborso non è previsto per il periodo sperimentale.
Per avere diritto al rimborso del 10 per cento (Cashback), servono almeno dieci transazioni dall’8 al 31 dicembre. Per ciascuno dei tre semestri successivi, il numero minimo sarà invece di 50 transazioni. Non c’è un importo minimo di spesa, ma c’è un massimo: 150 euro. Ciò significa che anche le spese superiori a questo importo verranno conteggiate come se fossero di 150 euro e che, di conseguenza, il limite di rimborso ottenibile per ogni transazione è di 15 euro. In ogni caso la quantificazione del rimborso è determinata su un valore complessivo delle transazioni mai superiore a 1.500 euro nel singolo periodo di riferimento. È stato comunicato che il rimborso del 10 per cento vale anche per i rifornimenti dal benzinaio.
Il rimborso speciale Super Cashback, invece, è destinato ai primi 100mila aderenti che nel singolo semestre del programma (non vale per il periodo sperimentale di dicembre) abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni. Questo rimborso forfettario sarà pari a 1.500 euro. Al termine di ogni periodo di riferimento, il conteggio del numero di transazioni riparte da zero per ognuno degli aderenti. Chi ha ricevuto già un Super Cashback in un semestre, potrà comunque concorrere per quello del semestre successivo.
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