È stato sentito di nuovo a Firenze, come persona informata sui fatti, l’editore di La7 Urbano Cairo. Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli lo ha ascoltato sulle circostanze che hanno portato alla chiusura del programma Non è l’Arena, condotta da Massimo Giletti.

Due sono i filoni d’indagine. Il primo riguarda la sospensione anticipata della trasmissione di La7, chiusa improvvisamente lo scorso aprile. Secondo Cairo, il fatto sarebbe da attribuire ai costi del programma, diventati insostenibili anche a causa di un crollo delle entrate pubblicitarie.

Diversa la versione fornita da ambienti vicini al conduttore, secondo cui Giletti sarebbe diventato «scomodo» perché impegnato nella lotta alla mafia. A far desistere Cairo sarebbero state alcune puntate in lavorazione sull’ex senatore Marcello Dell’Utri, già braccio destro di Silvio Berlusconi.

La foto misteriosa

C’è poi il caso Giletti-Baiardo, nell’ambito delle indagini sui presunti mandanti delle stragi mafiose del ’92-’93. Il presidente di Rcs è stato sentito per alcune ore: durante il faccia a faccia con il magistrato avrebbe affrontato anche la questione della foto in cui si vedrebbero insieme Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino.

Una fotografia che Salvatore Baiardo, fiancheggiatore dei fratelli Graviano, avrebbe mostrato al giornalista in un bar, durante una conversazione intercettata per ordine della procura di Firenze. Al momento dell’interrogatorio, Baiardo aveva negato di possedere quella foto.

Lo scorso maggio la procura aveva chiesto la custodia cautelare per l’ex gelataio, richiesta respinta dal gip. Contro la decisione il pm aveva presentato opposizione al tribunale del riesame e nei prossimi giorni è prevista l’udienza per decidere sull’arresto. Baiardo è indagato per calunnia ai danni di Giletti, avendolo accusato di aver reso false dichiarazioni riguardo all’esistenza della foto.

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