Il nuovo commissario all’emergenza che ha sostituito Domenico Arcuri è un militare di carriera che ha avuto esperienze in Afghanistan e Kosovo e che ora si occupa soprattutto di logistica
Il nuovo commissario straordinario all’emergenza Covid-19 scelto dal presidente del Consiglio Mario Draghi è Francesco Paolo Figliuolo, generale dell’esercito con esperienza in Kosovo e Afghanistan e dal 2018 comandante logistico dell’esercito, un ruolo dal quale ha coordinato l’impiego di uomini e mezzi militari nella lotta alla pandemia.
Figluolo, 60 anni e originario, di Potenza sostituisce Domenico Arcuri, nominato commissario straordinario dal governo Conte lo scorso marzo.. Dopo l’accademia militare, è entrato nell’artiglieria e come comandate del “gruppo artiglieria Aosta” partecipa alla missione di pace in Kosovo tra il 1999 e il 2000 (per la quale riceverà la croce d’argento al merito dell’esercito).
Tra l’ottobre del 2004 e il febbraio 2005, Figliuolo è stato comandante del contingente italiano in Afghanistan (incarico per il quale ha ricevuto la croce d’oro al merito) e poi, tra 2014 e 2015, dell’intero contingente Nato in Kosovo, dove era stato 15 anni prima da semplice ufficiale.
La sua esperienza con il Covid-19 deriva dal suo lavoro di coordinamento dell’impegno dell’esercito nella lotta alla pandemia, un lavoro che ha incluso la costruzione di ospedali da campo, di strutture di isolamento per pazienti positivi, la distribuzione di mascherine e altri dispositivi medici e la creazione di centri per il prelievo dei tamponi.
Lo scorso novembre, durante una delle sue numerose audizioni in Parlamento, Figliuolo aveva detto che l’esercito era «a gestire la distribuzione dei vaccini anti Covid-19». Fino a questo momento, però, il coinvolgimento delle forze armate nel piano vaccinale coordinato dall’ex commissario Arcuri e portato avanti sul campo dalle regioni, non si era verificato.
Nel suo primo discorso al Senato, Draghi aveva fatto capire che intendeva modificare questa situazione, coinvolgendo maggiormente esercito e Protezione civile. La decisione di cambiare il capo di quest’ultima e di chiamare un militare per sostituire Arcuri, sembrano indicare che Draghi stia iniziando a trasformare in azioni le sue promesse iniziali.
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