- «Sembra aver svolto un ruolo importante nel rimpatrio del denaro contante dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri, figlia di Pier Antonio (l’ex eurodeputato considerato il capo dell’organizzazione ndr.), una struttura di società che desse al flusso di denaro una veste legale», scrivono gli inquirenti belgi.
- Sospettano che sia implicata nel riciclo del denaro ottenuto da Panzeri da Qatar e Marocco.
- Ha avuto decine di ruoli da consulente all’interno di diversi enti comunali del nord Italia, oltre a due incarichi per l’Eni.
Emergono nuovi dettagli sulla rete di corruzione all’interno del parlamento europeo finanziata dal Marocco e dal Qatar. Nel mandato di arresto nei confronti della commercialista Monica Rossana Bellini si legge che la donna «sembra aver svolto un ruolo importante nel rimpatrio del denaro contante dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri, figlia di Pier Antonio (l’ex eurodeputato considerato il capo dell’organizzazione ndr.), una struttura di società che desse al flusso di denaro una veste legale».
A supportare la tesi degli inquirenti è l’interrogatorio di Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente del parlamento europeo Eva Kaili ed ex collaboratore di Panzeri. «All’inizio del 2019, credo, Panzeri ha pensato che, invece di prendere i contanti, sarebbe stato preferibile creare una struttura legale all’interno della quale avremmo potuto partecipare – soprattutto lui, perché io avevo il mio lavoro – e quindi gestire il flusso di denaro in modo legale. Per questo Panzeri si è rivolto alla sua commercialista, Monica Bellini, che tra l’altro era andata in Qatar con Panzeri durante i mondiali», dice Giorgi spiegando il sistema di riciclaggio messo in piedi.
«È stata creata una società di consulenza, Equality, in Italia. Essa forniva servizi a una società con sede in Inghilterra. Fu il palestinese a suggerire di rivolgersi a Hakan e alla sua società inglese, di cui non ricordo il nome. Poiché si trattava di una società inglese, era necessario preparare documenti in inglese. Il mio coinvolgimento fu quello di mettere in contatto Panzeri, la sua commercialista Monica Bellini e sua figlia Silvia Panzeri (nessuno dei quali parlava inglese) con Hakan. Silvia ha preparato i casi come avvocato, io ho contribuito alla creazione di Equality sulla base delle mie conoscenze linguistiche. Per giustificare l’utilizzo di un'azienda italiana da parte di una inglese, i servizi devono essere forniti in inglese».
Per il momento la Corte d’appello di Brescia ha deciso di dare il via libera per l’estradizione in Belgio di Silvia Panzeri.
Chi è la commercialista
Il curriculum vitae di Monica Rossana Bellini è lungo diverse pagine. Ha avuto decine di ruoli da consulente all’interno di diversi enti comunali del nord Italia, oltre a due incarichi per l’Eni. Il primo, nell’aprile del 2016 quando ha avuto un ruolo nel collegio sindacale di Eni Angola. Il secondo incarico, invece, è di aprile 2019 con un ruolo all’interno di Eni Fuel Spa.
Dal 1994 al 2005 è stata assessore tecnico al Bilancio di Finanze e contenzioso presso il Comune di Pieve Emanuele.
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