Quando sul palco è salito anche Kanye West, qualcuno nella folla ha spruzzato lo spray al peperoncino. Si è scatenato il panico, mentre le persone cercavano rifugio su una collinetta. Ma è solo uno degli episodi che stanno facendo discutere, il giorno dopo uno degli eventi dell’anno, a cui hanno partecipato circa 70mila persone
Circa 70mila persone hanno partecipato, lunedì sera, al concerto di Travis Scott al Circo Massimo a Roma. Il concerto era molto atteso, essendo Scott uno dei rapper più famosi al mondo. Ma ha fatto anche molto discutere per quanto è accaduto fra gli spettatori, in particolare quando qualcuno ha spruzzato dello spray al peperoncino.
Lo spray al peperoncino
Ad un certo punto, Scott ha chiamato sul palco Kanye West, uno dei rapper più apprezzati degli ultimi vent’anni. Nell’ultimo periodo, è stato però allontanato dal mondo dello spettacolo per via delle sue dichiarazioni antisemite. Era più di un anno che non si esibiva dal vivo.
È stato proprio questo il momento in cui qualcuno ha spruzzato lo spray al peperoncino nella zona centrale del Circo Massimo. Come hanno raccontato alcuni testimoni – e come riportato da altri sui social – diversi spettatori hanno sentito bruciare gli occhi e pizzicare la gola, non riuscendo più a respirare.
Si è dunque scatenato il panico fra la folla che, senza aver ricevuto alcun indicazione dagli addetti della sicurezza, ha tentato di scavalcare le barriere per fuggire in qualche modo. La situazione si è calmata solo quando questi spettatori hanno trovato rifugio su una collinetta del Circo Massimo, che in teoria non era aperta al pubblico per motivi di sicurezza.
Una sessantina di persone sarebbero rimaste intossicate, riportando occhi rossi e gola irritata. Sono stati soccorsi dai sanitari che erano presenti sul posto per l’evento.
Il “terremoto”
Durante il concerto, sono arrivate al 112 diverse segnalazioni di cittadini che hanno sentito le proprie abitazioni oscillare e che hanno temuto ci fosse un terremoto. I vigili del fuoco hanno confermato la connessione tra il concerto di Travis Scott e le vibrazioni sugli edifici di un area piuttosto vasta del centro di Roma.
Angelo Bonelli e Devis Dori, deputati di Allenza Verdi e Sinistra, hanno sottolineato che l’amministrazione di Roma avrebbe potuto imporre un limite di decibel alle emissioni sonore, tenendo conto che il concerto tenuto da Scott a Milano aveva provocato delle simili oscillazioni.
Il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha anche dichiarato che non è accettabile la mancata previsione del potenziale danno causato da questi vibrazioni al patrimonio storico-artistico romano.
Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo, ha detto che «il Circo Massimo è un monumento, non è uno stadio, né una sala concerti. Questi mega concerti lo mettono a rischio, come a rischio in prospettiva è anche il Palatino che è lì accanto».
Il ragazzo ferito
Durante il concerto, un ragazzo di 14 anni che voleva assistere gratuitamente all’evento si è arrampicato all’interno del parco archeologico per poi cadere in una buca, volendo eludere il controllo della vigilanza del parco.
L'adolescente è stato recuperato dai vigili del fuoco e poi affidato all'autoambulanza del 118 che lo ha trasportato al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico del Bambino Gesù in codice rosso. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
Il precedente
Non è il primo concerto di Travis Scott costellato da eventi di cronaca. Nel 2021 a Houston, in Texas, dieci persone sono morte per asfissia a causa di un’enorme rissa scoppiata nel pubblico.
In quel caso aveva fatto discutere l’indifferenza del rapper, che aveva continuato tranquillamente a cantare come, del resto, ha fatto anche ieri sera.
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