I funzionari europei hanno anche minacciato di abbandonare il summit. La decisione sarebbe motivata dalla proposta di accordo dell’Egitto, paese ospitante della Cop27, definita dai membri dell’Ue come “inaccettabile”
L’Unione europea è pronta ad abbandonare la Cop27 rinunciando a proseguire il confronto sui temi ambientali. La decisione sarebbe motivata dalla proposta di accordo dell’Egitto, paese ospitante del summit, definita da membri dell’Ue come “inaccetabile”. È quanto riferito da un funzionario francese, secondo il quale il piano proposto non è sufficientemente ambizioso e, quindi, si rivelerebbe inadatto a ridurre le emissioni di anidride carbonica.
A confermare la notizia è anche Alessandro Modiano, l’inviato italiano speciale per il clima scelto nel gennaio del 2022 che in un’intervista a Sky Tg24 ha detto: «Non siamo a buon punto, ma stiamo cercando disperatamente di portare avanti un negoziato difficile». Ma in caso di mancata intesa è meglio non avere nessuno accordo. Tuttavia, secondo Modiano, c’è ancora uno spiraglio.
Nessun accordo è meglio di un brutto accordo
«In questa fase, la presidenza egiziana sta mettendo in discussione i passi fatti a Glasgow sulla riduzione delle emissioni», sostiene un funzionario del ministero francese per la transizione energetica, riferendosi ai risultati della Cop26 del 2021. «Questo è inaccettabile per la Francia e per i paesi dell’Ue», ha aggiunto.
L’accordo raggiunto a Roma al summit del 2021 si prefiggeva l’obiettivo “Net Zero”, cioè quello di tagliare le emissioni nette di anidride carbonica del 45 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010, per arrivare allo zero netto attorno al 2050. L’accordo era frutto di una lunga trattativa e di un compromesso stringente per paesi come la Cina, la Russia o l’Arabia Saudita che puntavano allo zero nel 2060 o l’India che addirittura puntava al 2070.
È per questo che oggi, 19 novembre 2020, l’Unione europea si dice pronta ad abbandonare i negoziati alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. Se infatti non si troverà un accordo soddisfacente sui ristori per le perdite e i danni del riscaldamento globale, «è meglio nessun accordo che un brutto accordo», ha detto il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans.
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