- Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista a Repubblica commenta la seconda ondata di epidemia in corso.
- «Sui decessi siamo quasi al livello della primavera, ma a fronte di contagi molto più numerosi. Quindi sì, la letalità è nettamente diminuita. Sappiamo trattare meglio i malati anche se non abbiamo una cura decisiva».
- E sul fronte vaccini Guerra specifica che si potranno chiamare così «quando saranno registrati dalle agenzie. Fino a quel momento sono solo candidati vaccini».
«I casi stanno decelerando, ma la curva non ha iniziato a scendere. Servono molti 'se' prima di vedere un calo dei contagi nei prossimi giorni. Se continuiamo a gestire la situazione come negli ultimi 15 giorni e mantenere la disciplina, se evitiamo di fare gli scemi come in estate e se permane la pace politica e amministrativa raggiunta tra i vari livelli dell'ordinamento, vedremo presto la flessione della curva». Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Oms e membro del Cts in un'intervista a Repubblica.
«I morti di oggi sono il riflesso dei contagi di dieci giorni fa. Ci vorrà tempo prima che il loro numero cali. Poi potremo iniziare a parlare di riapertura. Ma con cautela, dopo l'esperienza del passato. Se avremo una terza ondata dipenderà da noi.
Sui decessi siamo quasi al livello della primavera, ma a fronte di contagi molto più numerosi. Quindi sì, la letalità è nettamente diminuita. Sappiamo trattare meglio i malati anche se non abbiamo una cura decisiva», ha aggiunto.
Sul fronte vaccini, Guerra specifica che si potranno chiamare così «quando saranno registrati dalle agenzie. Fino a quel momento sono solo candidati vaccini».
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