Sono 254 gli indagati, tra cui anche amministratori locali e imprenditori. Eseguito anche un sequestro preventivo d’urgenza per un valore di 72 milioni di euro
È iniziato all’alba il maxi blitz delle forze dell’ordine che ha portato a 202 arresti nel cosentino. Carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno eseguito le misure cautelari della Dda di Catanzaro, a cui capo c’è il procuratore Nicola Gratteri, che ha disposto l’arresto in carcere per 139 persone, i domiciliari per 51 persone, mentre per 11 c’è l’obbligo di dimora. Altre 52 persone sono indagate ma restano a piede libero.
Nell’operazione sono coinvolti amministratori locali, professionisti, imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata cosentina. Ai domiciliari è finito il sindaco di Rende, l’avvocato Marcello Manna, presidente dell’Associazione dei comuni italiani (Anci) della Calabria.
Le accuse
In totale sono 254 gli indagati e sono accusati di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti inerenti all’organizzazione illecita dell’attività di giochi – anche d’azzardo – e di scommesse, delitti di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
La guardia di finanza ha anche eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di beni immobili, aziende e società per un valore totale di 72 milioni di euro. La misura dovrà ancora essere sottoposta al vaglio del gip.
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