Ecco alcune delle partecipazioni televisive dei giornalisti di Domani per spiegare cosa c’entra il nostro giornale con l’inchiesta sulla fuga di notizie. Smontando le accuse al nostro lavoro che sono state avanzate in questi giorni anche sulla stampa
Da giorni emergono ricostruzioni false sull’inchiesta di Perugia in cui sono coinvolti due giornalisti di Domani, Giovanni Tizian e Nello Trocchia, e il nostro collaboratore Stefano Vergine, accusati di accesso abusivo a sistema informatico, in concorso con il finanziere Pasquale Striano, e rivelazione di segreto in seguito alla pubblicazione di notizie riservate (e vere) sul ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Alcuni dei nostri giornalisti sono stati ospitati in diverse trasmissioni televisive per fare chiarezza e spiegare la loro versione dei fatti.
L’ultimo in ordine cronologico è stato il direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi che è intervenuto All’Aria che tira, programma di La7.
Nello Trocchia è stato ospite della puntata del 4 marzo di “Otto e mezzo” condotta da Lilli Gruber su La7.
Giovanni Tizian, uno dei nostri tre giornalisti indagati, ne ha parlato invece a Omnibus dove ha ricordato che l’unica volta a cui è stato chiesto conto di una sua fonte è successo in un’inchiesta riguardante il Cremlino. E a richiederlo erano state le autorità russe. «Invece di spiegare i contenuti dell’inchiesta, il ministro Crosetto minaccia querela, non la fa e chiede alla procura di cercare le fonti giornalistiche. Mi era successo una volta sola e per mano del Cremlino», ha detto Tizian in tv.
Anche ai giornalisti di Domani non coinvolti nella vicenda giudiziaria è stato chiesto un commento sull’indagine perugina guidata da Raffaele Cantone. Tra queste c’è Giulia Merlo che ne ha risposto ai microfoni di L’Aria che tira.
Francesca De Benedetti ne ha parlato invece a “Quel che resta del giorno” di Radio Popolare.
© Riproduzione riservata