La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ipotizza lo stop, poi cambia idea. Per il ministro Spadafora non ci sono le condizioni per la chiusura
- Martedì 29 settembre, 14 fra giocatori e membri dello staff del Genoa erano risultati positivi al Covid-19
- Il governo non sembra per ora intenzionato a chiedere lo stop del campionato di Serie A.
- Tutti i giocatori del Napoli, che aveva giocato contro il Genoa, sono negativi al tampone
Dopo la notizia della positività al Covid-19 di quattordici fra giocatori e membri dello staff del Genoa, si è riaccesa la polemica sulla gestione del campionato di calcio di Serie A.
La sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, nella mattinata di mercoledì 30 settembre ha detto a Radio Capital: «quando c'è un numero di positivi così alto non si può che fermare il campionato» ricordando che anche la Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha firmato il protocollo sul Covid-19.
Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha invece definito «avventate» le parole della sottosegretaria e ha detto di essere preoccupato per la situazione contagi nel Genoa, ma di non ritenere ci siano per ora le condizioni per una chiusura.
Nel corso della giornata, Zampa ha poi ammorbidito le posizioni dicendo che la decisione su se e come proseguire il campionato spetterà comunque alle società e alla Federcalcio. Una posizione, questa, confermata anche dal viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha poi aggiunto di non essere preoccupato dai possibili contagi durante le partite, «ma più dai momenti conviviali come lo spogliatoio e le esultanze».
Nel frattempo il Napoli ha reso noto che nessun giocatore è risultato positivo al Covid-19. I calciatori del club partenopeo si erano sottoposti al tampone dopo la notizia della positività al Covid-19 dei quattordici giocatori del Genoa. Le due squadre si erano sfidate domenica 27 settembre.
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