Sedicesimo giorno di guerra in Ucraina. Le forze russe incombono su Kiev. Domani segue tutte le notizie della giornata con un liveblog costantemente aggiornato.
- Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato una spesa di 200 milioni in armi e altri aiuti per l’Ucraina.
- Intorno all’una arriva la notizia di una telefonata tra Putin, Scholz e Macron. Reuters ha riferito che Germania e Francia hanno chiesto il cessate il fuoco.
- Il ministero degli Esteri dell’Ucraina ha fatto sapere che è stata bombardata una moschea a Mariupol con 80 persone rifugiate. Il presidente dell'associazione della moschea di Solimano a Mariupol, Ismail Hacioglu, contattato dalla tv turca HaberTurk ha specificato che è avvenuto vicino all'edificio, e la moschea non è stata colpita.
- Il vice ministro degli esteri russo Sergei Ryabkov ha accusato gli Stati Uniti di avvelenare il clima e ha annunciato liste di sanzioni contro gli Usa.
- Funzionari ucraini hanno affermato che Kiev è «pronta a combattere» mentre le forze russe hanno bombardato la capitale.
- L’intelligence britannica ha avvertito che l’esercito di Mosca è a pochi chilometri dalla capitale.
- Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio la «Russia è quasi in default» e ripete il no alla “no fly zone”: «Farebbe scoppiare la guerra mondiale».
18:04 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, riporta il Guardian, ha autorizzato una spesa di 200 milioni di dollari in armi e altri aiuti per l'Ucraina.
In un memorandum al segretario di Stato, Antony Blinken, Biden ha ordinato che i fondi fossero stanziati attraverso il Foreign Assistance Act e designati per la difesa dell'Ucraina.
I nuovi fondi possono essere utilizzati per armi, articoli per la difesa dalle scorte del dipartimento della difesa e per l'istruzione e l'addestramento militare.
Nel pomeriggio, il vice ministro degli esteri russo, riporta Sky News, ha detto che la Russia «ha avvertito gli Stati Uniti» che inviare armi «non è solo una mossa pericolosa» ma che rende i mezzi per il loro spostamento «obiettivi legittimi».
Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha riferito che la Russia ha cercato di creare una base logistica vicino a Chernobyl. Sebbene Russia e Ucraina stiano parlando e rimangano aperte alla diplomazia, la Russia starebbe ancora avanzando richieste inaccettabili. L'Ucraina, ha detto Kuleba, è pronta a negoziare ma non si arrende e ha chiesto aiuto per indagare e perseguire possibili crimini di guerra invitando fare di più per colpire l'economia russa.
17:07 – Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno chiesto al presidente russo Vladimir Putin di fermare «l'assedio» di Mariupol, dove la situazione è «umanamente insostenibile». Lo ha riferito l'Eliseo, stando a Bfmtv. Le accuse del presidente russo Vladimir Putin, riferisce la presidenza francese, di «flagranti violazioni» del diritto umanitario internazionale da parte delle forze armate ucraine sono «menzogne».
15:39 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky si è collegato con la piazza di Firenze e ha chiesto di ricordare le vittime, soprattutto i bambini: «79». Durante la telefonata con Putin, Francia e Germania hanno chiesto il cessate il fuoco immediato.
13:55 – Papa Francesco chiede di fermare la guerra per i bambini: «Mai la guerra! Pensate prima di tutto ai bambini a cui si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici... In nome dio Dio fermatevi!» ha scritto su twitter.
Un operatore di Medici senza frontiere, Olexander, denuncia le condizioni a Mariupol: «Ancora oggi, 12 marzo, non c'è acqua potabile e nessun farmaco da più di una settimana. Da ormai 10 giorni la città è senza acqua potabile e medicine», e ancora: «Abbiamo visto persone che sono morte per mancanza di farmaci, molte altre sono state uccise e ferite. I loro corpi giacciono a terra, mentre le persone scavano buche per seppellirli».
12:58 – Una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin è attualmente in corso. Lo rende noto l'Eliseo.
Il ministero degli esteri ucraino ha comunicato che le forze russe hanno bombardato una moschea nella città portuale ucraina assediata di Mariupol, dove si sono rifugiati più di 80 adulti e bambini, compresi cittadini turchi. Il presidente dell'associazione della moschea di Solimano a Mariupol, Ismail Hacioglu, contattato dalla tv turca HaberTurk ha detto che l'edificio non è stato colpito. «I russi stanno bombardando un’area che si trova a circa 2km dalla moschea e una bomba è caduta a 700 metri di distanza», ha spiegato
11:38 – La Russia accusa gli Stati Uniti: «C’è un certo dialogo nelle sedi internazionali, dove l’atmosfera, devo dirlo, è semplicemente avvelenata dagli Stati Uniti» ha detto il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov, riporta l’agenzia russa Tass.
«Le liste delle sanzioni russe contro gli Stati Uniti sono pronte e verranno presto rese pubbliche», ha aggiunto in un’intervista a Channel One.
10:20 – Funzionari ucraini hanno affermato che Kiev è «pronta a combattere» mentre le forze russe hanno bombardato la capitale.
Sabato mattina le sirene dei raid aerei e i bombardamenti hanno risuonato su Kiev e su altre principali città ucraine. Sabato sono state segnalate forti esplosioni a Dnipro, nell'est del paese, così come a Mykolaiv, Nikolaev e Kropyvnytskyi.
Ma il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak venerdì ha detto che la capitale è «pronta a combattere» e ha definito Kiev una «città sotto assedio», con posti di blocco preparati e linee di rifornimento predisposte.
Le forze russe secondo l’intelligence britannica si troverebbero a circa 25 km da Kiev. Si legge sul profilo twitter del ministero della Difesa in un post pubblicato sabato mattina. Secondo l’intelligence di Londra potrebbe essere anche un tentativo di difendersi di fronte ai contrattacchi di Kiev. Oltre alla capitale le città di Khrakiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol restano accerchiate.
La posizione di Di Maio
Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio la «Russia è quasi in default». In un’intervista pubblicata sul Reubblica ha detto: «Dobbiamo indebolire pesantemente Putin e l’economia russa. Ben venga il quarto pacchetto di sanzioni, che stanno avendo un impatto clamoroso. Praticamente quando dicono che pagano solo in rubli significa che c’è già stato il default. Quanto più li indeboliamo, tanto più Putin avrà difficoltà a sostenere guerre».
E in merito alla richiesta di "no fly zone” da parte ucraina ribadisce «Ho incontrato Stoltenberg e ne abbiamo ribadito l’impossibilità, come non c’è modo di dare caccia e Mig. La contraerea è sul territorio russo, bielorusso e in Crimea: allestendo una no fly zone dovremmo colpire quei bersagli. Farebbe scoppiare la guerra mondiale».
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