«Mi devo scusare per le mie idee? Io sono contro ogni tipo di droga senza se e senza ma», ha detto il leader della Lega, che aveva querelato Ilaria Cucchi che lo definì «uno sciacallo»
«Ne prendo atto», è il commento del leader della Lega, Matteo Salvini, a chi gli ha chiesto una risposta alle dichiarazioni dell’avvocato della famiglia di Stefano Cucchi, Fabio Anselmo, che avrebbe dedicato a lui e ad altri «supergarantisti» la sentenza, che ha confermato la condanna dei due carabinieri.
- «Mi devo scusare per le mie idee? Io sono contro ogni tipo di droga senza se e senza ma», ha detto. «Quando c’è di mezzo un morto c’è solo da pregare, le mie e le sue idee vengono dopo. Detto questo, la droga uccide. I ragazzi di oggi che dopo il lockdown si “strafanno” di farmaci e di psicofarmaci», ha continuato.
- Alla domanda dei cronisti se fosse disposto a chiedere scusa a Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, l’ex ministro dell’Interno ha risposto che non si sarebbe scusato e che gli «spiace se lei è a favore di qualche tipo di droga».
- Lo scontro tra Salvini e la famiglia Cucchi è iniziato nel 2019, quando il segretario della Lega aveva commentato la sentenza di condanna dei carabinieri dicendo che la decisione provava «che la droga fa male sempre e comunque». Ilaria Cucchi lo aveva definito «uno sciacallo», e Salvini la querelò per questo, ma incassò un’archiviazione del gip, che aveva riconosciuto il «diritto di critica» alla sorella di Stefano.
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