- È il 26 gennaio del 2019 e, all’interno del carcere di Massa Carrara dove è recluso accusato dell’omicidio della prostituta Camargo Lucelly, l’escort brasiliano Villanova Correa, racconta al sostituto procuratore di Siena, Niccolò Ludovici: «con il decesso di David Rossi non c’entro nulla. Coloro che lo hanno fatto, sono ancora fuori». È il j’accuse di Correa: «per scoprire la verità dovete partire dalla donna che ho ucciso, dal suo amante. Lei era l’amante di un alto dirigente del Monte dei Paschi di Siena».
- Si chiede oggi la difesa della famiglia di David Rossi, rappresentata dall’avvocato Carmelo Miceli: «perché è stata compromessa la scena dell’evento, molto prima che arrivasse la polizia scientifica»?
- Diverse domande restano sullo sfondo della vicenda tuttora senza risposta. Tra cui quelle relative a ciò che accadde nelle prime ore in cui il corpo di David Rossi fu visto dai carabinieri e dai pubblici ministeri alle 20.50 del 6 marzo 2013, cioè quattro ore prima che sulla scena potesse accedere anche la polizia scientifica. Quesiti a cui la stessa Commissione parlamentare di inchiesta proverà a dare una risposta entro la fine della legislatura.
David Rossi, un mistero italiano. Spuntano i verbali dei testimoni
16 febbraio 2022 • 20:44