«Non intendiamo procedere esclusivamente per fasce d’età», ha detto il presidente della Campania, contraddicendo le parole del presidente del Consiglio Draghi e la nuova ordinanza del commissario Figliuolo. Il commissario risponde ribadendo che «la campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale»
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato oggi che non intende seguire le priorità stabilite dal governo nella campagna vaccinale anti Covid-19, ossia vaccinare esclusivamente per fasce d’età e categorie prioritarie. Il commissario Paolo Figliuolo gli ha risposto ribadendo che non ci devono essere deroghe: «Il piano vaccinale prosegue in modo uniforme a livello nazionale».
La posizione di De Luca
«Una volta completate le vaccinazioni agli ultra 80enni e alle fasce fragili, in Campania non intendiamo procedere esclusivamente per fasce d'età», ha detto De Luca questa mattina durante un convegno di Confindustria Campania.
De Luca ha detto che nella sua regione, la priorità delle vaccinazioni sarà decisa in base ai «settori economici» ritenuti più importanti. Ad esempio, la Campania intende completare la vaccinazione delle sue isole e delle aree costiere turistiche. Quando queste fasce prioritarie saranno vaccinate, ha lasciato intende De Luca, si passerà ad altre categorie economiche rilevanti, senza tenere conto dell’età.
Le parole di De Luca arrivano dopo che il governo aveva affermato ancora una volta l’importanza di utilizzare l’età come principale criterio per decidere le priorità di vaccinazione.
«Basta vaccinare chi ha meno di 60 anni», aveva detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conferenza stampa giovedì scorso.
Venerdì sera, un’ordinanza del commissario all’emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo aveva cercato di tradurre in pratica questa richiesta. Nell’ordinanza, il commissario ribadiva l’importanza di procedere seguendo l’ordine prioritario dell’età e relegava le altre categorie professionali, in particolare insegnati e forze dell’ordine a un secondo momento.
La questione legale
La questione è complessa dal punto di vista legale. Come ha scritto Vitalba Azzollini, il commissario Figliuolo possiede il potere di emanare ordinanze sull’emergenza in base al decreto legge che istituisce il commissario straordinario del marzo scorso. Questa ordinanza è vincolante e, dopo la sua pubblicazione, diverse regioni hanno sospeso la vaccinazione di insegnanti e forze dell’ordine.
Per il momento, quella di De Luca è un’indicazione non sostenuta da atti formali e il commissario Figliuolo potrebbe arrivare fino al punto di commissariare la gestione del piano vaccinale regionale.
Se invece il presidente della Campania decidesse di inserire le sue indicazioni in un’ordinanza, si genererebbe un conflitto gerarchico tra l’ordinanza di Figliuolo e quella regionale. Il conflitto andrebbe risolto in un tribunale amministrativo e, in base a una serie di orientamenti emersi nell’ultimo anno, sembra probabile che alla fine sarebbe il governo a spuntarla.
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