«Okay, meglio ancora… perché come diceva lui questa avrà il telefono anche nelle mutande quando va al cesso quindi…». È maggio 2023 e gli “spioni” di via Pattari pensano a come e quando installare sul telefono della modella statunitense Jessica Ann Serfaty un trojan. La richiesta arriva, per interposta persona, da Leonardo Maria Del Vecchio, rampollo di Luxottica e indagato per concorso in accesso abusivo a sistema informatico nell’inchiesta della Dda di Milano e della Procura nazionale antimafia sui presunti dossieraggi. Proprio a maggio 2023 negli uffici meneghini dell’organizzazione che secondo gli inquirenti ha bucato le banche dati strategiche nazionali si presentano due persone legate a Del Vecchio jr.

Per chi indaga «si capisce che la società di Leonardo Maria Del Vecchio avrebbe la necessità di commissionare dei lavori alla "Equalize S.r.l.”, la società controllata al 95 per cento dal presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali. La richiesta verte per l’appunto sul monitoraggio della supermodella dell’Arkansas. Ma questo non sarebbe il primo lavoro che il figlio del patron di Luxottica avrebbe commissionato alla società al centro del fascicolo dei magistrati.

«A un dipendente probabilmente infedele della società di Del Vecchio era stato affiancato un altro ragazzo con il compito di spiarne le mosse», si legge nella richiesta di oltre mille pagine dei pm. Concluso il lavoro sul “dipendente infedele”, eccone dunque all’orizzonte uno nuovo.

«Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nelle carte giudiziarie – emerge quale sia il motivo per cui i due dipendenti di "Essilor Luxottica S.p.a." si trovano presso gli uffici della "Equalize S.r.l.”. In particolare la questione riguarda una ragazza, di nome Jessica, della quale Del Vecchio sarebbe innamorato e sul cui telefono lo stesso vorrebbe venisse inoculato un captatore informatico per intercettarne le comunicazioni e i contenuti al fine di monitorarla».

A questo punto gli uomini di Del Vecchio danno anche una dritta agli “spioni”. «...Dorme in una barca che ha affittato Leonardo di 50metri, barca sulla quale facciamo una festa... quindi sabato a far salire le persone a bordo ci mettiamo molto poco, lei lascerà sicuramente il telefono, non ce l'avrà sempre dietro…», dice uno di loro riferendosi alla modella.

Modella che, ignara di tutto, annuncerà due mesi dopo l’incontro negli uffici di via Pattari, le nozze con Del Vecchio jr.

“I said yes”, ho detto sì, scrive Sarfety su Instagram a luglio 2023 mostrando un diamante mentre è in barca col futuro marito in costiera amalfitana. I due sono convolati a nozze lo scorso aprile in India.

AFFARI DI FAMIGLIA

Ma Del Vecchio jr, classe 1995, non farà “spiare” solo la moglie. C’è un’ulteriore questione che i suoi uomini portano al vaglio, in quell’incontro del 2023, della presunta organizzazione a delinquere che opera all’ombra del duomo di Milano.

«Gli uomini di Del Vecchio spiegano chiaramente che vi è un altro tema di cui discutere, che risulta ancora più delicato del precedente. L'argomento attiene ai rapporti tra l'imprenditore Del Vecchio Leonardo Maria e i fratelli all'indomani della scomparsa del capostipite e patron storico di Luxottica, deceduto in data 27 giugno 2022 all'Ospedale San Raffaele di Milano. In particolare, come si evince dalla conversazione, Leonardo Maria, che ha ereditato le quote della cassaforte di famiglia, si sente ricattato, per ragioni legate alla "governance dell'azienda", dal fratello Claudio e da un consulente della propria sorella Paola, sicché vorrebbe tenerli sotto controllo per capire le loro intenzioni».

Controlli, dunque, sui fratelli e sulle sorelle. Finanche sulla madre, Nicoletta Zampillo, vedova di Del Vecchio senior.

E poi c’è una vicenda che non è passata inosservata. Uno degli indagati, infatti, avrebbe «deciso di creare artificiosamente, a favore di Leonardo Maria Del Vecchio o comunque dei di lui incaricati, documentazione apparentemente comprovante un controllo eseguito dalla polizia americana a carico di Del Vecchio Claudio, a New York, in compagnia di alcuni "sex offender" (colpevoli di reati sessuali) a New York».

Leonardo Maria Del Vecchio è «alla ricerca di notizie pregiudizievoli» sui familiari, specie sul fratello Claudio, e quindi la banda «pur di soddisfare su questa vicenda e lucrare sui guadagni», crea il report farlocco.

E non è il solo report “falso”. Gli “spioni” attraverso apposito software, «costruiscono – si legge nelle carte – delle false comunicazioni WhatsApp tra Jessica Ann Serfaty e David Blaine, per compiacere il proprio “cliente”». Dunque tra la futura moglie di Del Vecchio jr e un illusionista americano. Il tutto «a scopo di profitto».

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