- Fabrizio Piscitelli, ucciso con un colpo alla testa il 7 agosto 2019 nel parco degli acquedotti a Roma, zona dove comanda tutto un uomo solo e il suo clan, Michele Senese detto il pazzo.
- Quello che Domani può ricostruire è la convergenza di interessi del cartello criminale che controlla Roma, camorra e ‘ndrangheta, che ha benedetto la ‘fine’ di Piscitelli. A partire da intercettazioni che spiegano questa convergenza.
- «Sta a rompe er cazzo», dice un mammasantissima della mafia calabrese, di stanza sul litorale da decenni.
“Diabolik” e lo sgarro al boss della ‘ndrangheta prima di essere ucciso


07 giugno 2022 • 07:00