la data è il 16 agosto. L’obiettivo è sempre quello di raggiungere l’immunità di gregge entro settembre, almeno al 60 per cento. E, soprattutto, mettere in massima sicurezza le scuole e gli stabilimenti sportivi
Per «dare maggiore impulso alla vaccinazione dei più giovani» nella fascia di età 12-18, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha inviato una lettera ai governatori, in cui li invita a «predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini» per i più giovani «anche senza prenotazione». Anche gli under 18, dunque, avranno il vaccino a partire dal 16 agosto. Al momento per questa fascia d’età è autorizzata la somministrazione solo di Pfizer o Moderna.
La scuola
L’obiettivo è sempre quello di raggiungere l’immunità di gregge entro settembre, almeno al 60 per cento. E, soprattutto, mettere in massima sicurezza le scuole, che come comunicato nell’ultimo Consiglio dei ministri, sarà in presenza.
La decisione di tentare un’ulteriore accelerata sulle somministrazioni del vaccino, nonostante l’estate, infatti, è stata presa proprio «in previsione della riapertura delle scuole e anche dell’avvio della prossima stagione sportiva».
La campagna vaccinale, scrive il generale, «si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili». Questo consente, in questa fase di ripresa dei contagi, di estendere la campagna anche ai più giovani, che da settembre saranno maggiormente esposti ai rischi.
Lo sport
Ragazzi e bambini hanno sofferto molto il periodo di stop di tutte le attività extrascolastiche, in particolare di gruppo. Costretti a seguire le lezioni da casa, senza un contatto con compagni e maestre. L’esigenza di far ripartire in sicurezza le attività sportive, dunque, si rende necessaria, non solo per una ripresa economica, ma saranno fondamentali per garantire «maggiore benessere psicofisico per i più giovani», precisa Figliuolo. E sempre in questo ambito, va fatto ogni sforzo per favorire il «completamento della vaccinazione» anche del «personale tecnico che opera negli impianti sportivi o presso associazioni sportive finalizzate al benessere», conclude il generale.
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