Fra i padri della Nouvelle Vague, è stato fra i più importanti registi del Novecento. Nel 2011 aveva ottenuto un Oscar alla carriera
Il regista francese Jean-Luc Godard è morto a 91 anni. Lo ha riportato il quotidiano francese Libération. «Un regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica», scrive Libération.
Godard è stato anche sceneggiatore e attore. Era nato a Parigi da una famiglia agiata, con il padre medico e proprietario di una clinica e la madre proveniente da una ricca famiglia di banchieri svizzeri. Ha studiato prima in Svizzera, durante la Seconda guerra mondiale, e poi alla Sorbona a Parigi. È stato fra i più significativi registi della seconda metà del Novecento e fra i principali esponenti della Nouvelle Vague.
Ha vinto il Leone d’oro nel 1984 con Prénom Carmen e l’oscar alla carriera nel 2011. Ha vinto anche l'Orso d'oro al Festival di Berlino del 1965 con Alphaville.
L’esordio alla regia nel 1960 con Au bout du souffle, su soggetto dell’amico François Truffaut. Il film – interpretato da Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg – diventa un punto di riferimento e un manifesto della Nouvelle Vague.
Come scrive Libération, è stato «un regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica quanto proteiforme, l’incarnazione delle contraddizioni di un'arte sempre alla ricerca».
Fra i suoi film: Il disprezzo, con Brigitte Bardot e Michel Piccoli, Pierrot le fou (Il bandito delle 11), sempre con Jean-Paul Belmondo, e Si salvi chi può (la vita) con Isabelle Huppert.
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