È morto l’operaio di nazionalità indiana di 31 anni, Satnam Singh, che lunedì è stato scaricato davanti alla sua abitazione in condizioni gravissime dopo un incidente avvenuto con un macchinario agricolo che gli ha amputato il braccio. 

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio del 17 giugno in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria, nella periferia di Latina. Il macchinario avvolgi-plastica a rullo, tirato da un trattore, gli ha tranciato di netto il braccio destro e gli ha schiacciato gli arti inferiori.

Dopo l’incidente, il giovane è stato caricato assieme alla moglie su un pulmino e abbandonato di fronte alla sua abitazione, senza chiamare i soccorsi. All’arrivo dei carabinieri di Borgo Pogdora l’arto reciso era appoggiato su una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, dove ha subito diversi interventi che purtroppo non sono riusciti a salvargli la vita. 

«Navi era a terra, c’era tanto sangue, io urlavo, ci hanno caricati su un furgone, pensavo ci portassero in ospedale...» ha raccontato la moglie di Singh, testimone oculare dell’incidente. Il bracciante agricolo e sua moglie erano arrivati dall’India nel Pontino da circa tre anni, mentre da due lavoravano nell’azienda agricola, dove raccoglievano zucchine e angurie. 

I sindacati denunciano il caporalato

A chiamare i soccorsi sono stati i vicini di casa della coppia e Laura Hardeep Kaur, segretaria generale di Flai Cgil, che da anni si batte insieme ai colleghi contro il caporalato e accusa: «Siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento».

La Procura di Latina ha aperto un’indagine per omissione di soccorso e lesioni personali colpose, i titolari dell’azienda, di nazionalità italiana, sono stati ascoltati dalle autorità. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito all’incidente per individuare i responsabili del tentativo di occultamento dell’incidente. I militari, assieme ai colleghi del Nucleo dell’ispettorato del Lavoro, stanno accertando le posizioni degli operai della ditta. 

Il sindacato Flai Cgil oggi ha promosso a Terracina una conferenza per presentare le «Brigate del lavoro», contro sfruttamento e caporalato nell’agro pontino.

Le reazioni della politica

La vicenda ha riacceso i riflettori sul problema del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti al limite della schiavitù. Alla Camera le opposizioni hanno chiesto un’informativa della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone sulla lotta al caporalato, definendo l’episodio «atroce». 

Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha ribadito che la «sicurezza sul lavoro e la lotta al caporalato sono la nostra priorità» e ha descritto quanto avvenuto come «sconcertante, crudele e vile». «Moderna schiavitù da smantellare» è la definizione usata da Maria Cecilia Guerra, responsabile del Lavoro per il Pd, mentre per Nicola Calandrini, senatore di Fratelli d’Italia, è «inaccettabile una tale brutalità nel nostro paese».

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