In primo grado l’ex di Avanguardia nazionale era stato ritenuto esecutore materiale della strage del 2 agosto 1980. Mentre era intercettato avrebbe pronunciato frasi minacciose nei confronti della ex moglie, la cui testimonianza era stata decisiva per la sua condanna
È stato arrestato Paolo Bellini, ex Avanguardia nazionale, condannato circa un anno fa all’ergastolo in primo grado dalla corta d'assise di Bologna come uno degli esecutori materiali della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. L'arresto, come conferma all’Ansa uno dei suoi legali, sarebbe avvenuto su ordinanza della corte d'assise d'appello di Bologna. Ora si trova a carcere di Spoleto.
Bellini era stato ritenuto colpevole in concorso con i già condannati Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini (quest’ultimo solo in primo grado, con l’appello che è attualmente in corso).
Le minacce
Secondo le prime notizie, sarebbe stato arrestato perché aveva intenzione di commettere altri reati. Mentre era intercettato avrebbe pronunciato frasi minacciose nei confronti della ex moglie, la cui testimonianza era stata decisiva per la sua condanna.
L’ex moglie, in una deposizione sofferta che rovesciava quella resa in precedenza alla procura generale durante l’inchiesta, lo aveva riconosciuto nel filmino in super8 realizzato quel giorno in stazione a Bologna da un turista svizzero.
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