Il corteo era guidato da esponenti di Forza Nuova e ha lanciato pietre contro le forze dell’ordine
Sono sedici le persone denunciate per gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti ieri sera a piazza del Popolo, a Roma, durante le proteste organizzate contro le misure anti-covid contenute nell'ultimo dpcm approvato dal governo. Fra i soggetti posti all’attenzioni degli investigatori ci sarebbero membri di Forza nuova e ultras della Lazio e della Roma. Ieri attorno all'ora di cena di ieri sera, proprio mentre il premier Giuseppe Conte parlava in conferenza stampa per spiegare le misure inserite nel dl ristoro, in piazza del Popolo i manifestanti si sono scontrati contro la polizia. Il corteo, composto da circa 200 persone fra cui alcuni esponenti di Forza Nuova, ha fatto partire un lancio di bottiglie e petardi nei confronti delle forze dell'ordine che hanno risposto con gli idranti disperdendo i manifestanti.
La protesta si è poi spostata nelle vie limitrofe dove sono stati bruciati alcuni cassonetti e, successivamente, verso il quartiere Prati e Via Cola di Rienzo. Scene simili sono state già viste in altre città da Napoli a Torino. Il corteo era partito alle 17 da piazza Cavour con cori contro il governo ma in maniera assolutamente pacifica.
Lo scenario è monitorato con attenzione dal ministero dell’Interno. La ministra, Luciana Lamorgese, ha infatti dichiarato: «Deve essere sempre garantito il diritto di manifestare perché siamo in uno Stato democratico, pero in questo momento ci sono frange estremiste che stanno strumentalizzando questo periodo di grave pandemia». L'invito ai cittadini che vogliono manifestare in maniera pacifica è quello di «prendere le distanza da coloro che stanno devastando le nostre città».
In particolare, secondo la ministra degli Interni a soffiare sul fuoco del malcontento sono «frange estremiste di destra e sinistra, degli ultras e anche la criminalità organizzata». Per questo è necessario «dare il prima possibile gli indennizzi necessari a coloro che avranno delle perdite. Il fattore tempo è fondamentale».
Anche il premier Giuseppe Conte ha detto di ritenere che «gli italiani perbene» non possono condividere gli atti di violenza. Il capo del governo ha poi aggiunto: «Chi sta soffrendo non ha nessun interesse a farsi strumentalizzare da chi soffia sul fuoco e vuole aizzare. Abbiamo già una pandemia da affrontare». Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha condannatogli scontri avvenuti a Roma definendoli «non accettabili».
Qui sotto riportiamo il materiale sequestrato dalla Digos dopo gli atti di guerrigilia avvenuti a piazza del Popolo.
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