Il confronto sull’affluenza con il 2019 è influenzato dal fatto che alla scorsa tornata si è votato soltanto domenica, però il trend di calo visto in Liguria si è confermato stavolta. In Emilia-Romagna crollo di 21 punti percentuali, dal 67,67 al 46,42 per cento. In Umbria la discesa è più contenuta ma si passa dal 64,69 al 52,3 per cento
I seggi per le elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria si sono chiusi alle 15 di oggi, lunedì 18 novembre, dopo un giorno e mezzo di votazioni. Il candidato del campo largo in Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha vinto contro Elena Ugolini e sarà il prossimo presidente della regione (potete seguire i risultati passo passo sul nostro sito). In Umbria, invece, Stefania Proietti si avvia verso la vittoria con circa sei punti di vantaggio contro la presidente uscente Donatella Tesei. A questa tornata elettorale sono stati chiamati a votare, in totale, quasi 4,3 milioni di elettori ed elettrici.
L’affluenza è stata bassa in entrambe le regioni, ma è complicato un raffronto con il 2019 perché occorre tener conto che al precedente appuntamento elettorale «le regioni hanno votato in un solo giorno, con tre rilevazioni di affluenza», fa notare la piattaforma Eligendo del ministero dell’Interno.
Ad ogni modo, a urne chiuse, in Emilia Romagna l’affluenza è al 46,42 per cento, contro il 67,67 per cento di cinque anni fa (meno 21 punti percentuali). Così, l’Umbria ha registrato il 52,30 per cento, a fronte di un 64,69 per cento della scorsa tornata.
Emilia Romagna
Nella sfida tra il sindaco di Ravenna del Partito democratico, Michele De Pascale, sostenuto da tutto il campo largo e la civica di centrodestra, Elena Ugolini, appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, l’affluenza maggiore in Emilia Romagna alle 15 si è registrata a Bologna, con il 51,67 per cento, unica provincia a sorpassare quota 50. Seguono Ravenna (49,72%), Modena (47,20%), Forlì-Cesena (45,50%), Reggio Emilia (45,44%), Ferrara (43,14%), Parma (42,70%), Piacenza (41,49%) e, infine, Rimini (40,73%).
Umbria
Per quanto riguarda l’Umbria, sono in corsa la presidente di regione uscente, la leghista Donatella Tesei, e la sindaca di Assisi Stefania Proietti, che ha ottenuto l’appoggio dalle forze progressiste. A Perugia, alla chiusura dei seggi, hanno votato il 53,02 per cento degli aventi diritto, mentre a Terni il 50,16. Nel 2019, erano rispettivamente il 65,03 per cento e il 63,74, alla fine dell’unica giornata di voto. È Assisi a registrare un’affluenza tra le più alte. La città della sindaca candidata per il centrosinistra fa segnare un 56,72 per cento.
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