La premier è al G7. Il presidente Mattarella ha parlato con Cesena, Faenza, Forlì e Ravenna. Alle 18 zone allagate di ieri, se ne sono aggiunte nove in tre aree, a Conselice, a Lugo e a Ravenna. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni tornerà prima dal Giappone. A Ravenna le acque stanno defluendo nel reticolo minore. Caduto un elicottero dei soccorsi, quattro feriti
L’Emilia-Romagna alluvionata resta in condizioni drammatiche, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di rientrare prima dal Giappone, dove è in corso il G7. È stata identificata oggi l’ultima vittima ritrovata ieri a Faenza, la 14esima. Si tratta di un uomo, Giordano Feletti, di 79 anni.
La pioggia è tornata sulla regione e l’allerta è rossa anche oggi. Secondo il servizio meteo attivo 24 ore su 24 ha ripreso a piovere un po’ su tutta la Regione, più sulla parte centro occidentale, un po’ meno sulla Romagna, ma «la situazione permane molto critica».
17:30 – Il rientro della premier
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ringraziato chi sta operando per l’alluvione: «Ho deciso di tornare in Italia: ho fatto il mio lavoro ma non riesco a stare lontano dall'Italia in questo momento», conclude la sua partecipazione al summit del G7 in corso a Hiroshima, in Giappone, con un giorno di anticipo. «Voglio ringraziare le 5 mila persone che sono operative in Emilia-Romagna per salvare delle persone, così come i ministri. La mia coscienza mi impone di tornare».
17:11 – Non sarà usato il Pnrr
ll ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha escluso che verrà utilizzato il Piano nazionale di ripresa e resilienza per la ricostruzione in Emilia-Romagna. Bonaccini ha anticipato che invece verrà chiesto l’accesso al Fondo di solidarietà europeo, per il Pnrr invece verranno valutati se utili gli stanziamenti così come già destinati.
17:00 – Ancora allerta rossa
«Anche domani è confermata l'allerta rossa su gran parte della regione, perché i movimenti franosi ci sono ancora e perché c'è ancora acqua che sta ancora allagando parte del Ravennate, in altre parti qualcosa inizia ad andare un po' meglio». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante la conferenza stampa in prefettura, a Bologna, insieme al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
16:36 – Le contestazioni contro Salvini
Il viceministro Matteo Salvini in visita a Bologna è stato contestato da un gruppo di Potere al Popolo che ha chiesto di smettere di cementificare il territorio: «Si devono vergognare Salvini e la destra che oggi esprimono cordoglio ma continuano a portare avanti le stesse politiche». Il video è stato pubblicato dallo stesso ministro sui suoi social.
16:19 – Le telefonate di Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato ai sindaci Cesena, Faenza, Forlì e Ravenna per esprimere «vicinanza e solidarietà alla comunità cesenate colpita dall'emergenza maltempo e cordoglio per le tre vittime». A rendere nota la comunicazione è l'amministrazione comunale di Cesena; «La vicinanza del capo dello Stato - commenta il sindaco Enzo Lattuca - è davvero molto importante, l'abbiamo sentita, negli scorsi giorni ci è stata trasmessa, e oggi ci ha dato ulteriore forza e coraggio». Sono giorni difficili per Cesena e per tutta la Romagna, ha proseguito, «stiamo facendo tutto il possibile per aiutare le persone che hanno perso tutto e che da ore sono impegnati nelle operazioni di pulizia e sgombero delle proprie abitazioni, attività commerciali e delle strade. Intanto - conclude Lattuca - il lavoro dei nostri volontari, e di tutte le persone arrivate anche da fuori regione, prosegue in modo serrato per supportare con ogni mezzo i cittadini colpiti».
15:37 – Cresce il numero degli sfollati
In Emilia-Romagna sono in tutto 36mila i cittadini evacuati, con gli ultimi di Lavezzola e quelli di questa mattina attorno a Ravenna. Del totale degli sfollati, 5.000 sono ospitati negli hub e gli altri si sono organizzati in autonomia, aggiorna questo pomeriggio in conferenza stampa l'assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo.
Alle 18 zone allagate di ieri, se ne sono aggiunte nove in tre aree, a Conselice, a Lugo e a Ravenna. Tuttavia, proprio a Ravenna le acque stanno defluendo nel reticolo minore. Questo perché, aggiunge Priolo, le manovre già adottate ieri col Cer-Canale emiliano-romagnolo, con aperture controllate degli argini che permettono di far defluire le acque «sta fuzionando, siamo passati a far scolare 1,5 milioni di metri cubi d'acqua», sempre in quelle zone. Nei territori dove l'acqua è già scesa, invece, adesso si sta passando a spurgare e poi a pulire e per questo, spiega ancora la vicepresidente della Regione, «abbiamo emesso un’ordinanza che permette di usare gli autospurgo per buttare l’acqua nelle fogne e ammassare i fanghi solidi per essere magari riulizzati per le riarginature». Perché, precisa, «sembra una banalità, ma i fanghi soni considerati rifiuto e andrebbero smaltiti in discarica». Insomma è «un primo passo verso il ritorno alla normalità».
15:13 – Le altre allerte
Vengono diramate le altre allerte. Allerta arancione in Piemonte, gialla in Lazio e Sicilia con punte di rosso tra Messina e Catania.
15:11 – L’arrivo di Salvini
Oggi pomeriggio il vicepremier e ministro Matteo Salvini incontrerà in prefettura a Bologna anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Andrea Corsini. Previsto anche un punto stampa.
15:09 – Le frane
Le frane e il maltempo di questi giorni hanno provocato danni per miliardi alle strade, in particolare quelle appenniniche. Lo ha spiegato la vicepresidente dell'Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo. In alcune realtà «dovremo ricostruire interamente, cambiare completamente la morfologia della rete viaria, sono caduti interi versanti». E le frane «non sono ferme», ha spiegato.
13.35 – Gli aiuti per le imprese
Dal ministero delle Imprese e del Made in Italy fanno sapere che anche oggi proseguono i contatti tra il ministro Adolfo Urso e le istituzioni regionali, in particolare con l'assessore allo sviluppo economico dell'Emilia-Romagna Vincenzo Colla, e le organizzazioni delle imprese del territorio, per avere un quadro complessivo dei danni e delle necessità delle aziende nelle zone colpite. Secondo quanto si apprende, un primo intervento a sostegno del sistema produttivo potrebbe prevedere, già nel decreto legge di martedi, una disposizione che renderebbe gratuita la garanzia del Fondo Centrale per le imprese
13.27 – Meloni rientra prima
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di lasciare prima il Giappone, dove è in corso il G7. Terrà una conferenza stampa al Grand Prince Hotel di Hiroshima intorno alle 23 ora locale, le 16 in Italia. La premier ha deciso di anticipare il rientro in Italia per seguire da vicino l'emergenza maltempo che ha colpito in particolare l'Emilia Romagna. Il vertice giapponese si concluderà domani con le ultime sessioni di lavoro a cui prenderà parte anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Al termine del punto stampa, Meloni salirà sul volo di stato che la riporterà in Italia.
13.10 – L’ecoansia
Attivata a livello regionale la mobilitazione degli psicologi dell'emergenza per garantire aiuto alle popolazioni e agli operatori colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna. Il presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, David Lazzari ha spiegato: «C'è forte smarrimento e preoccupazione - dice Lazzari - per le crescenti emergenze climatiche. Sempre più persone, oltre al disagio, vivono il bisogno di un cambiamento di rotta in materia di ambiente. La crisi ecologica è sempre meno lontana ed è più vicina alla nostra vita e quotidianità».
13:03 – Il pensiero dei sindacati
Durante la manifestazione dei sindacati a Napoli, i segretari ricordano quanto sta accadendo in Emilia-Romagna: zPermettetemi di dare un primo pensiero ai nostri fratelli dell'Emilia-Romagna, a chi ha sofferto e a quanti dei nostri stanno aiutando ad uscire da quella tragedia. Lo dico al governo, non aspettiamo le tragedie, non aspettiamo morti. Mettetevi insieme adesso per fare interventi strutturali», ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri nel suo intervento dal palco della rotonda Diaz.
12:04 – Precipita elicottero dei soccorsi
Un elicottero dei soccorsi è precipitato nel ravennate a Belricetto, frazione di Lugo. Probabilmente stava tentando un atterraggio d’emergenza. A bordo c’erano quattro persone che sono rimaste ferite nell’incidente. I vigili del fuoco le hanno prontamente estratte e sono state portate via in eliambulanza.
11:07 – Il problema degli approvvigionamenti
Nella Bassa Romagna. in un’area di circa 100 chilometri quadrati che all 80-90 per cento è alluvionato, abitano circa 100 mila persone che registrano difficoltà nell’approvvigionamento di cibo e acqua. In primis Sant'Agata sul Santerno, forse il comune più colpito dall’alluvione. Ma in crisi è anche l’Appennino, martoriato da frane come il comune di Casola Valsenio che è completamente tagliato fuori dal resto del mondo. Le numerosissime frane e strade chiuse complicano ogni tipo di soccorso, anche per fornire solo i beni di prima necessità
10:01 – Il bilancio dei danni
In Emilia-Romagna si sono registrati 58 allagamenti in 43 comuni, 15 comuni appartengono all’area del bolognese, 14 al ravennate, 12 al forlivese-cesenate e 2 al riminese. le frane sono state invece circa 290 e sono 544 le strade chiuse. I fiumi esondati sono stati 23. Più di 15.000 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione e 8.000 hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni.
Altri fiumi, già esondati o meno, potrebbero rompere di nuovo gli argini. Si guarda con attenzione soprattutto al Savio, l’Idice, il Montone, ma anche il Panaro, il Reno, il Trebbia, i cui livelli continuano ad alzarsi e per il cui deflusso potrebbero essere necessarie delle giornate.
A Ravenna la situazione rimane critica: la città è assediata dall’acqua. Si è perciò costruito un muro di terra all’altezza della zona commerciale di via Faentina per provare a limitare l’eventuale afflusso delle acque di esondazione. Dalla notte tra giovedì e venerdì il 16 per cento del comune è stato evacuato per un totale di 22 mila persone e si è costituito un centro di accoglienza al Palacosta.
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