- Tra Sudan e Eritrea si è consumato quello che le Nazioni Unite hanno chiamato il peggior traffico di esseri umani. Il servizio militare obbligatorio e permanente ha spinto migliaia di eritrei alla fuga.
- «Abbiamo paura della guerra in Tigray e di essere reclutati. Non vogliamo andare a combattere. Vogliamo libertà», racconta Fithawi dal centro di transito di Wadsharefy, diventato il punto zero per l’esodo dall’Eritrea.
- Le Nazioni Unite stimano che negli ultimi anni 400mila eritrei, il 9 per cento della popolazione, siano fuggiti, senza contare quelli che sono morti o sono rimasti bloccati durante il viaggio.
Dopo aver perso il loro futuro, gli eritrei fuggono per la libertà


03 ottobre 2021 • 18:47Aggiornato, 04 ottobre 2021 • 12:12