Anche nel 2022 non si terrà l’esame scritto per l’abilitazione alla professione di avvocato: salta per la terza volta e sempre per ragioni di sicurezza durante la pandemia. A riferirlo sono fonti del ministero della Giustizia
Anche nel 2022 si va verso un doppio orale per l’esame di abilitazione alla professione di avvocato. A riferirlo sono fonti del ministero della Giustizia. La ministra della Giustizia Marta Cartabia, infatti, starebbe lavorando, insieme ai tecnici del ministero, per proporre anche per la prossima sessione di abilitazione la stessa formula adottata per la sessione 2020 e 2021: niente esame scritto e due prove orali.
L’articolo 39 bis del disegno di legge di conversione del decreto semplificazioni, approvato dalla Camera e ora atteso al Senato, ripropone infatti per l’abilitazione alla professione forense, anche per l’anno corrente, la stessa formula d’esame già sperimentata positivamente negli ultimi due anni.
In sicurezza
La norma è stata inserita con un emendamento parlamentare, con parere favorevole del governo. Questa modalità d’esame – che sostituisce le tre tradizionali prove scritte con un doppio orale – è stata introdotta nel 2021 su proposta della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, per consentire di svolgere in sicurezza le prove anche durante la pandemia. Il decreto legge dovrà essere convertito entro la fine di agosto.
Se si arriverà alla conferma, verranno così evitati gli assembramenti che ci sarebbero altrimenti .con la prova scritta.
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