La consultazione sul fine vita era stata promossa dall’associazione Luca Coscioni, Cappato: «Credo che sia una brutta notizia per la democrazia di questo paese. Sarebbe stata un’occasione per collegare la realtà sociale alle istituzioni». Salvini si è detto dispiaciuto
La Corte costituzionale ha giudicato inammissibile il referendum sull’eutanasia. In attesa del deposito della sentenza, l'Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, a seguito dell'abrogazione, ancorché parziale, della norma sull'omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni.
I promotori
Il referendum sul fine vita è stato promosso dall’associazione Luca Coscioni e prevedeva l’abrogazione parziale del reato di omicidio di persona consenziente, di cui rimarrebbe in piedi solo il caso di omicidio di soggetto consenziente ma minore di età, infermo di mente o se il consenso è stato estorto con violenza, minaccia o inganno.
«Per noi – ha detto il tesoriere Marco Cappato – è una brutta notizia, credo che sia una brutta notizia per coloro che dovranno subire ancora soffrenze contro la loro volontà». Ma non solo: «Credo che sia una brutta notizia per la democrazia di questo paese. Sarebbe stata un’occasione per collegare la realtà sociale alle istituzioni».
La raccolta di firme anche con lo Spid ha permesso il grandissimo afflusso di sottoscrizioni, che hanno raggiunto quota 1,2 milioni.
Parallelamente esiste un disegno di legge alla Camera, che recepisce la cosiddetta sentenza Cappato, la decisione della Corte costituzionale che ha previsto i casi in cui è possibile ricorrere al suicidio assistito. Tuttavia, la Lega si sta apertamente opponendo al ddl, che ora è fermo. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha detto che è il momento che riparta.
Cappato non demorde: «Abbiamo la disobbedienza civile, i ricorsi, le elezioni, perché no. Credo che questo risultato, l’eutanasia legale invece di quella clandestina sia vicina per noi».
Salvini dispiaciuto
Il leader della Lega Matteo Salvini sta aspettando che la consulta si occupi dei referendum sulla giustizia promossi dal suo partito e si è detto dispiaciuto dell’esito di quello sull’eutanasia: «Sono dispiaciuto, la bocciatura di un referendum non è mai una buona notizia» ha detto subito dopo la bocciatura.
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