Il dirigente Rai Stefano Coletta critica il rapper da parte sua, della presidente e dell’amministratore delegato. Il cantante degli Articolo 31 lo difende, pronto alla serata Cover, il rapper a differenza del presidente ucraino non va limitato: «Zelensky non fa rap, Fedez fa musica, la musica è arte e va lasciata libera. Dobbiamo distinguere le due cose»
Cronaca, politica, spettacolo. Al Festival di Sanremo 2023 non manca niente, nemmeno in vista del terzo giorno di gara. Il rapper Fedez durante la seconda serata in collegamento dalla nave Costa Smeralda ha stracciato in diretta tv una foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista, con la svastica sul braccio, e ha preso in giro la ministra Eugenia Roccella sulle sue frasi sull’aborto. La Rai la mattina dopo si è dissociata, ma venerdì sera il cantante si prepara a salire direttamente sul palco dell’Ariston con gli Articolo 31. E lo show va avanti.
La Rai
Il video circola per tutto il web. Con un freestyle a bordo piscina, Fedez è andato contro il politico di Fratelli d’Italia, Bignami: «Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler». Poi insinuazioni sul fatto che il latitante mafioso Matteo Messina Denaro sia stato arrestato perché si è consegnato da solo, e infine «l’aborto purtroppo è un diritto», ha aggiunto facendo il verso alla ministra per le pari opportunità.
Sui social c’è stato entusiasmo: «Il Fedez di una volta». L’influencer ha specificato che la Rai non era informata del contenuto, e la Rai, nella usuale conferenza stampa del mattino dopo si è dissociata.
Il direttore generale Stefano Coletta ha confermato che non erano a conoscenza della performance di Fedez. Il primo maggio del 2021 era scoppiato un piccolo caso proprio perché il rapper aveva accusato la Rai di volerlo censurare, chiedendogli preventivamente l’oggetto della sua performance per il “concertone”. In questo caso non ci sarebbero stati perciò approcci da parte della tv di stato. Anzi: «A nome della Rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che deve esprimersi attraverso tutte le forme d'arte e attraverso tutti i pensieri che ogni individuo può avere», ha affermato il direttore dell'Intrattenimento Prime Time.
Ma il dirigente ha aggiunto: «Sempre a nome della Rai, ma anche dei vertici, e in maniera molto netta- continua- mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità». Per loro «può fare molto male quando diventa un attacco personale che io contesto fortemente e che il servizio pubblico non può ammettere». E quella non sarebbe più libertà, ha aggiunto ma «attacco personale». Un’opinione espressa anche a nome della presidente, Marinella Soldi, e dell’amministratore delegato. Coletta ha detto che Bignami si è scusato per quell’immagine. Il viceministro in passato ha raccontato che si era vestito da nazista per un addio al nubilato, e per lui era «una goliardata».
Fedez e Zelensky
Intanto la Rai ha confermato a Domani che Fedez parteciperà alla serata cover. Gli Articolo 31, la band formata da J-Ax e Dj Jad, lo hanno scelto come spalla per i cosiddetti “duetti”. Sollecitati dalle domande dei giornalisti hanno distinto il caso da quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente sabato, invece di un video, alla fine invierà una lettera che sarà letta da Amadeus: «Zelensky – ha detto J-Ax, tornato di recente amico di Fedez – non fa rap, Fedez fa musica, la musica è arte e va lasciata libera. Dobbiamo distinguere le due cose».
E ha proseguito: «Noi non ci occupiamo di politica ma di musica, se Zelensky fosse venuto a proporre una canzone non avrebbe dovuto essere valutato da nessuno». Su Zelensky e la guerra, invece sono della linea pacifista: «Gli Articolo 31 sono totalmente a favore della pace, quello che vorremmo sarebbe l'impegno di tutti per una descalation con l'impegno di tutti da entrambe le parti». Soprattutto ha difeso Fedez. Secondo J-Ax la performance dell’artista è condivisibile, e «Fedez ha fatto quello che deve fare un rapper, esprimere la sua opinione, dal sottoscritto completamente condivisa. Bisogna che tutti imparino cos'è il rap. Il rap serve proprio a questo». La provocazione è inclusa nel loro ruolo.
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