Lo ha annunciato lui stesso: il 31 marzo lascerà definitivamente l’incarico e ricoprirà unicamente il ruolo di capo del Covi, Comando operativo di vertice interforze, organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa
Il generale Francesco Paolo Figliuolo dopo il 31 marzo non sarà più commissario per l’emergenza Covid: «Io il 31 comunque voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello». Lo ha annunciato, riporta Repubblica, a Libri Come, manifestazione in corso all'Auditorium Parco della Musica di Roma dove ha presentato il suo libro.
- Il generale si definisce un tecnico: «Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico». Di recente è stato nominato al Covi, il Comando operativo di vertice interforze, organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa.
- Da lì, ha annunciato, si occuperà di crisi Ucraina: «Al Covi - ha detto - c'è un team di crisi che è permanente, attivato per seguire l'evoluzione. Sin dall'inizio della crisi sfociata in una guerra di aggressione l'Italia ha monitorato la situazione e la Difesa ha incrementato le misure di sorveglianza e vigilanza».
- Attualmente, riguardo l’Ucraina «c'è un'interlocuzione continua con Lorenzo Guerini (il ministro della Difesa, ndr) e Giuseppe Cavo Dragone (capo di Stato Maggiore della Difesa, ndr) con cui seguiamo costantemente l'evolversi della situazione».
© Riproduzione riservata