Sono indagate 19 società e 20 persone per i reati di dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento Iva e indebita compensazione. La Guardia di finanza ha sequestrato beni per oltre 39 milioni di euro
La Guardia di finanza di Vicenza ha sequestrato oltre 39 milioni di euro nei confronti di 19 società e 20 persone indagate per frode fiscale. Si tratta di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, richiesto dal tribunale di Roma, per i reati di dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento Iva e indebita compensazione.
-
Gli indagati sono accusati di aver dato vita a una vasta frode fiscale su tutto il territorio nazionale, nel fornire manodopera, come badanti, infermieri, braccianti agricoli, autotrasportatori, operai edili. Sono oltre 3mila le posizioni lavorative risultate irregolari.
-
Gli inquirenti hanno dato il via alle indagini dopo che una donna, che lavorava come badante nell’altovicentino, ha presentato un esposto, segnalando di essere stata costretta a pagare, a un’agenzia di Padova, una somma di denaro e a consegnare parte del suo primo stipendio. Si è poi scoperto che le badanti erano inquadrate in cooperative di Milano e Roma di fatto inesistenti.
- Le sedi dichiarate dalle società cooperative sono risultate fittizie e formalmente amministrate da prestanome. La frode fiscale, in base alla quale sono stati creati fittizi crediti di imposta, ha permesso di alleggerire il costo del lavoro.
© Riproduzione riservata