Quando vinceva Tour, Giro e Vuelta, non piaceva quasi a nessuno. Sospetti, dossier, gossip, insinuazioni. In strada gli sputavano addosso, gli lanciarono una tazza di pipì e gli gridarono dopé, dopato. Adesso è facile invaghirsi di lui che arriva 111° in una cronometro a 39 anni. Simo sicuri che è umano, come noi sbaglia, fatica, arranca e perde. Eppure non smette. Ha deciso di bere la sua amara borraccia fino in fondo e sembra godersi questo finale di partita
Il ciclista che non vince da sette anni: innamorarsi di Froome all’improvviso


18 febbraio 2025 • 19:45