L’agenzia di stampa Nova riprendere un articolo del Financial Times sulle indagini giudiziarie riguardo alcuni contratti siglati tra Ferrovie dello Stato e il gruppo Generali. Nel mirino il premio assicurativo da 1,59 milioni di euro dell’Ad Gianfranco Battisti
L’amministrazione di Ferrovie dello Stato (Fsi) sarebbe nel caos in seguito alla notizia di un’indagine della magistratura su contratti tra l’azienda e il gruppo per le assicurazioni Generali. Come riferisce il quotidiano Financial Times, gli inquirenti stanno esaminando tali contratti, dopo che alcune fonti informate sui fatti hanno sollevato preoccupazioni circa un premio assicurativo da 1,59 milioni di euro per l’amministratore delegato di Fsi, Gianfranco Battisti. Il dirigente fece domanda di riscatto del proprio premio assicurativo nel 2014 per malattia, quando era capo della divisione alta velocità di Fsi. La somma fu liquidata otto mesi dopo. Battisti fu promosso Ad del gruppo nel 2018. Nell'anno successivo, due lettere anonime inviate a Fsi, a Generali e al governo hanno messo in discussione l'entità e la legittimità del pagamento di 1,59 milioni di euro da parte della compagnia assicurativa a Battisti. In seguito, alcuni funzionari di Fsi portarono la questione di fronte alle autorità giudiziarie. Generali avviò un'indagine interna nel 2019, proprio per verificare la legittimità della richiesta di Battisti.
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La Corte dei conti aveva peraltro espresso perplessità nel 2020 circa l'insufficiente trasparenza nei contratti assicurativi della compagnia e nei costi associati. La magistratura contabile cercava spiegazioni sul perché Fsi decise di affidare i propri contratti assicurativi a Generali tra il 2006 e il 2013, senza bandire gare pubbliche annuali. L’entità del premio di Battisti fu enorme, anche per gli standard di Generali, risultando essere due volte più grande rispetto alla seconda maggiore liquidazione emessa dalla società di Trieste per un impiegato di Fsi tra il 1998 e il 2018, pari a 850 mila euro. A complicare il quadro, Battisti non avrebbe preso un singolo giorno di malattia nel 2014, nonostante abbia chiesto l'erogazione del premio proprio per motivi di salute. Ferrovie dello Stato ha comunicato che le lettere sulla liquidazione assicurativa di Battisti farebbero parte di un «più ampio piano messo in atto [...] per disseminare false informazioni alla stampa, per diffamare e screditare Fsi, Battisti e la gestione della compagnia».
A sua volta, Generali ha reso informato che i propri premi assicurativi vengono calcolati in base al salario lordo di ogni impiegato e alla percentuale di invalidità permanente derivata dalla malattia o infortunio. Tuttavia, il Financial Times osserva come lo stipendio di Battisti fosse di 770 mila euro l'anno nel 2019, bonus inclusi, e meno della metà nel 2014, quando il dirigente ricopriva un ruolo inferiore rispetto a quello attuale. Pertanto, il pagamento di 1,59 milioni di euro rappresenterebbe quasi cinque anni di stipendio dell'epoca.
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