La nostra inchiesta, intitolata “Burning Skies”, è basata su una metodologia sviluppata dal consorzio di giornalismo ambientale Eif, in collaborazione con la rete European Investigative Collaborations (Eic) e i suoi dodici partner tra cui Domani.

Per oltre un anno, abbiamo indagato sul fenomeno del gas flaring in 18 paesi di Africa e Medio Oriente, prendendo in considerazione il periodo compreso tra il 2012 e il 2022.

Per stimare la quantità di gas bruciata in atmosfera, abbiamo incrociato i dati annuali sulla proprietà di oltre 650 infrastrutture di idrocarburi con i segnali di flaring ottenuti grazie all'organizzazione Skytruth. Questi dati vengono forniti a Skytruth dall'Earth Observation Group del Payne Institute for Public Policy, dalla Colorado School of Mines (vedere la sezione 3.1).

Geografia e licenze di idrocarburi

Ci siamo concentrati sui 18 paesi elencati di seguito. Queste nazioni sono stati selezionati in base all'accessibilità dei dati sulle licenze di petrolio e gas e sulla presenza di volumi di flaring.

I Paesi che presentavano bassi livelli di emissioni di flaring osservabili, come la Tanzania, sono stati esclusi dalla ricerca. Sono stati esclusi anche i paesi con livelli significativi di emissioni di flaring, come la Libia, ma nessun registro accessibile per le licenze di idrocarburi.

Per ciascun Paese abbiamo recuperato i dati sulle concessioni da fonti governative, oppure fonti scientifiche o aziendali come The Energy Year.

Principali fonti utilizzate a livello nazionale per i geodati delle licenze

Iraq - fonte governativa utilizzata: Ministero delle risorse naturali, governo regionale del Kurdistan (2013)

Algeria - fonte governativa utilizzata: Agenzia nazionale per la valorizzazione delle risorse di idrocarburi (ALNAFT), 2024

Nigeria - fonte utilizzata: Nigeria Extractive Industries Transparency Initiative, 2024

Angola - fonte aziendale utilizzata: The Energy Year, 2023

Egitto - fonte governativa utilizzata: Ministero egiziano del petrolio e delle risorse minerarie, 2024

Oman - fonte governativa utilizzata: Ministero dell'energia e dei minerali dell'Oman, 2023

Emirati Arabi Uniti - fonti aziendali utilizzate: The Energy Year, 2021 The Oil & Gas Year, 2019

Qatar - fonte governativa utilizzata: Qatar Energy, 2023

Gabon - fonte industriale utilizzata: The Energy Year, 2022

Congo - fonte governativa utilizzata: Ministero degli idrocarburi del Congo, 2023

Camerun - fonte governativa utilizzata: Ministero degli idrocarburi del Camerun, 2019

Tunisia - fonte governativa utilizzata: ETAP (Entreprise Tunisienne d'Actitivtés Pétrolières), 2023

Guinea Equatoriale - fonte governativa utilizzata: Ministero delle miniere e degli idrocarburi del Ghana, 2023

Ciad - Fonte governativa utilizzata: Repubblica del Ciad, 2015

Sud Africa - fonte governativa utilizzata: Petroleum Agency South Africa, 2023

Costa d'Avorio - fonte governativa utilizzata: Ministero delle miniere, del petrolio e dell'energia della Costa d'Avorio, 2022

Mozambico - fonte governativa utilizzata: INP - Istituto nazionale del petrolio del Mozambico, 2022

Ghana - fonte governativa utilizzata: Commissione petrolifera del Ghana, 2021

Le mappe obsolete sono state aggiornate e verificate asset per asset, utilizzando numerose fonti per garantire l'accuratezza dei dati geografici recuperati.

Infrastrutture petrolifere e del gas e dettagli sulla proprietà

Abbiamo esaminato ogni concessione per lo sfruttamento di petrolio e gas individualmente, per ogni singolo anno tra il 2012 e il 2022. Per ogni anno abbiamo cecato di individuare il nome dell'operatore, cioè il responsabile della gestione di tutte le operazioni che avvengono nella concessione. Abbiamo registrato ogni cambio di operatore che siamo riusciti a identificare durante questo periodo.

Queste informazioni sono state ricavate dai comunicati stampa delle aziende stesse, dalle mappe e dai registri ufficiali dei paesi analizzati per l'inchiesta.

Abbiamo fatto del nostro meglio per isolare le fonti di flaring ogni volta che sembravano essere collegate a un'infrastruttura specifica (raffineria, impianto petrolchimico, terminal Gnl) all'interno di una concessione, per evitare l'errata attribuzione di segnali di flaring.

Eni ha chiesto di accedere ai nostri dati. Abbiamo dato all'azienda l'opportunità di correggere evenuali errori, ma alla fine non ci ha richiesto di apportre modifiche specifiche.

Fonti di combustione e fattore di conversione

Dati di EOG e dati di Skytruth

I nostri partner hanno raccolto i segnali di dati sul flaring da Skytruth. Questi dati di flaring sono attribuibili all'Earth Observation Group (EOG) del Payne Institute for Public Policy, della Colorado School of Mines.

I dati dell'EOG utilizzano la Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) della NASA, un sensore che «osserva e raccoglie osservazioni satellitari globali che includono le lunghezze d'onda visibili e infrarosse su terra, oceano e atmosfera», al fine di individuare e valutare le stime delle combustioni su scala globale.

Le fonti e i crediti rilevanti per la metodologia dell'EOG sono accessibili qui:

Zhizhin, M.; Matveev, A.; Ghosh, T.; Hsu, F.-C.; Howells, M.; Elvidge, C. Misurazione del gas flaring in Russia con Multispectral VIIRS Nightfire. Remote Sens. 2021, 13, 3078. https://doi.org/10.3390/rs13163078

Elvidge, CD; Zhizhin, M.; Baugh, K.; Hsu, F.-C.; Ghosh, T. Metodi per il rilevamento globale del gas naturale in fiamme da dati della suite radiometrica di imaging a infrarossi visibili. Energies 2016, 9, 14. https://doi.org/10.3390/en9010014

Elvidge, CD; Zhizhin, M.; Hsu, F.-C.; Baugh, KE VIIRS Nightfire: pirometria satellitare di notte. Remote Sens. 2013, 5, 4423-4449. https://doi.org/10.3390/rs5094423//

I membri del team di EOG ci hanno informato che i dati di flaring osservati hanno un valore di affidabilità con un intervallo di +/- 20%, a causa di diversi satelliti che in alcuni casi sorvolavano la stessa posizione. Skytruth raggruppa alcuni di questi dati per mitigare queste possibilità di "falsi positivi", motivo per cui il nostro consorzio ha selezionato i risultati di Skytruth per la nostra pubblicazione principale.

Valori equivalenti di metano in anidride carbonica:

I dati di EOG e Skytruth sono espressi in miliardi di metri cubi (BCM) di metano bruciato (CH4). Abbiamo convertito questi valori in tonnellate di equivalenti di anidride carbonica (MtCO2e), utilizzando il seguente fattore di conversione, comunicatoci dalla Banca Mondiale, che presuppone un tasso di efficienza di combustione del 98%:

(BCM) x 2,579000 = tonnellate di CO2e

Abbiamo scelto questo tasso di efficienza di combustione come il più conservativo, nonostante studi recenti affermino che il tasso di efficienza di combustione osservabile potrebbe in realtà essere pari al 91% in alcune occasioni.

Attribuzione delle emissioni per risultati comparativi:

Poiché non esiste uno standard di settore unico e definitivo per la rendicontazione delle emissioni legate al flaring, le principali aziende del settore petrolifero e del gas utilizzano metodologie differenti.

Per cifre e risultati comparativi, il nostro consorzio ha stabilito uno standard conservativo ma completo per classificare le emissioni delle major del petrolio e del gas. Lo abbiamo fatto utilizzando l'approccio più comune utilizzato da aziende come Eni, Bp, Shell e TotalEnergies, che in genere attribuiscono i tassi di emissioni all'operatore della concessione e non agli azionisti.

Ogni volta che è stato individuato più di un operatore, oppure quando abbiamo identificato una joint venture operativa composta da diverse società, le emissioni sono state suddivise in base alle rispettive quote detenute da ciascuna società nella joint venture.

Esempio di attribuzione delle emissioni per una joint venture:

La licenza A è gestita dalla Società A e dalla Società B tramite una joint venture, e ha bruciato 1 miliardo di metri cubi di metano.

Pertanto, alla Società A e alla Società B sono stati attribuiti 0,5 miliardi di metri cubi di metano bruciato ciascuna.

Attribuzione per anno:

Poiché i dati sul volume di combustione di Skytruth vengono forniti annualmente, abbiamo dovuto tenere conto dei cambiamenti avvenuti tra gli operatori, attribuendo segnali di emissioni annuali in base alla durata dell'operatività.

Ciò significa che ogniquavolta si sia verificato un cambio di operatore della concessione nel corso di un anno, le sue emissioni venivano attribuite alla società che deteneva i diritti operativi della licenza per il periodo più lungo.

Abbiamo fissato una soglia del 75% del requisito di durata della proprietà (9 mesi) al di sotto della quale l'importo di flaring della licenza non veniva attribuito.

Esempio di attribuzione per anno durante un cambio di operatore:

La licenza A ha cambiato operatore dalla Società A alla Società B tra il 1° gennaio e il 31 marzo → alla Società B è stato attribuito l'intero importo bruciato durante l'anno.

La licenza B ha cambiato operatore dalla Società A alla Società B tra il 1° aprile e il 30 settembre → L'importo bruciato durante l'anno non è stato attribuito ad alcuna società.

La licenza C ha cambiato operatore passando dalla Società A alla Società B tra il 1° ottobre e il 31 dicembre → alla Società A è stato attribuito l'intero importo bruciato durante l'anno.

Ciò significa che la nostra metodologia tende a sottostimare i volumi di flaring attribuiti ad alcuni operatori, un approccio che abbiamo selezionato come il più conservativo ed equo.

Scenari di attribuzione per Shell, TotalEnergies ed Eni:

La nostra redazione partner Nrc si è basata sui dati di EOG per il suo articolo sulla Shell in Nigeria, includendo nella sua ricerca anche l'anno 2023.

Per Eni è stata adottata la stessa metodologia aziendale, che si attribuisce i volumi totali di emissione di qualsiasi asset upstream gestito, indipendentemente dalle quote di diritti operativi. Nella nostra indagine non sono invece stati considerati i volumi di flaring prodotti in concessioni di cui Eni è azionista ma non operatore, come invece fa l'azienda secondo la metodologia che ci ha spiegato.

La sottostima dei volumi di flaring prodotti per Bp ed Eni è stata calcolata in base a tutti gli anni dichiarati e non dichiarati per il periodo dal 2012 al 2022 rispetto ai nostri risultati. Da notare che Eni non ha pubblicato nei suoi documenti dati sul flaring prodotto negli anni 2012 e 2013, ma ci ha comunicato il totale dei metri cubi di gas rilasciato a flaring dal 2012 al 2022.

Mediapart ha utilizzato due scenari aggiuntivi per TotalEnergies. Ha calcolato le emissioni di flaring utilizzando la stessa metodologia di TotalEnergies (100% delle emissioni attribuite alle attività gestite, 0% a tutte le altre attività), per poter confrontare queste cifre con quelle pubblicate dall'azienda.

In un secondo scenario, destinato a tenere conto della responsabilità di TotalEnergy nei suoi asset non gestiti, Mediapart ha attribuito alla società una percentuale di emissioni pari alla percentuale di azioni detenute in tali asset.

Anche Nacional ha utilizzato quest'ultimo scenario per calcolare le responsabilità di Ina e Mol nelle attività non gestite.

Attribuzione per Paese e regione di origine degli operatori:

Per attribuire la quantità di emissioni al Paese o alla regione di origine degli operatori responsabili di tali emissioni, abbiamo identificato la nazione di appartenenza di ciascun operatore in base all'indirizzo della sua sede principale.

Abbiamo poi sommato le emissioni attribuite a tutti gli operatori di un dato Paese o regione.

Nel caso degli operatori con due nazionalità, l'intero ammontare delle emissioni è stato attribuito a entrambi i Paesi.

Attribuzione in base alle normative nazionali:

Per attribuire la quantità di emissioni ai diversi tipi di normative, abbiamo analizzato le normative attuali e passate in materia di flaring nei 18 Paesi di nostro interesse, recuperate da fonti governative e dalla documentazione pubblicata dalle autorità pubbliche.

Abbiamo classificato come «vietato» qualsiasi Paese nel quale una legge nazionale proibisce il flaring, compresi i casi in cui agli operatori è consentito aggirare tale divieto ottenendo una deroga.

Abbiamo classificato come «non regolamentato» qualsiasi Paese in cui non esiste, o non siamo riusciti a trovare, alcuna legge volta a regolamentare il flaring.

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