Il brano è stato scritto con la complicità dei suoi due più fidati partner musicali e per la prima volta con altri autori, tra cui Niccolò Contessa, noto come I Cani
Dieci anni di carriera, cinque dischi, erede della scuola del cantautorato italiano più raffinato. Giovanni Truppi arriva con queste premesse al Festival di Sanremo, in gara tra i 25 Big con il brano Tuo padre, mia madre, Lucia, scritto con la complicità dei suoi due più fidati partner musicali - Marco Buccelli e Giovanni Pallotti - e per la prima volta con altri autori, firme d'eccezione della canzone italiana, ovvero Pacifico e Niccolò Contessa, noto come I Cani.
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La storia
Nato a Napoli nel 1981, è cresciuto nella musica assorbendo la cultura e le atmosfere della sua città d'origine. Il brano sanremese, che racconta il rapporto di coppia a confronto con il mondo esterno, andrà nell’album Tutto l'Universo, un’antologia che racchiude l'essenza artistica di Giovanni Truppi e dei suoi dieci anni di musica, in uscita il 4 febbraio. L'album contiene anche Mia nella versione con Calcutta pubblicata sull'EP 5 (2020), dove è presente anche l'altro duetto Procreare con Brunori Sas e anche altri artisti in gara quest’anno, La Rappresentante di Lista, con cui ha condiviso il brano Due segreti.
Tuo padre, mia madre, Lucia
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui.
…O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui,
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento
È amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare.
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