Giuseppe Lenoci aveva 16 anni ed è morto durante l’apprendistato di un corso di formazione. I movimenti di studenti tornano in piazza, il ministro dell’Istruzione Bianchi dice che i tironcini non possono essere «un surrogato del lavoro»
Dopo la morte di Giuseppe Lenoci, uno studente di un corso di formazione deceduto ieri nel tardo pomeriggio in un incidente sul lavoro, ci sono state nuove proteste degli studenti a Roma e in altre città e nuove manifestazioni sono previste venerdì.
Alla notizia dell’incidente, ieri, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva lasciato la presentazione a cui stava partecipando. Oggi, il ministro ha detto: «Sia l'alternanza scuola-lavoro che la formazione professionale sono importanti, ma con le regioni bisogna rivederli per mettere al centro il progetto educativo, non può essere un surrogato del lavoro».
Lenoci, sedicenne originario della provincia di Fermo, stava frequentando un apprendistato in un corso regionale di termoidraulica quando il furgoncino su cui si trovava è uscito di strada. Lenoci è morto sul colpo, mentre il 37enne che guidava si trova in gravi condizioni.
Alla notizia dell’incidente, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che si trovava a una presentazione, si è scusato e ha abbandonato l’evento. «Questa morte si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all'interno delle scuole morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto», ha detto ieri Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti.
La morte di Lenoci ha ricordato a molti quella di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni, deceduto in un incidente sul lavoro alla fine di gennaio durante l’ultimo giorno di stage. Ieri sera, dopo la diffusione della notizia dell’incidente, un gruppo di alcune decine di studenti del movimento Osa ha sfilato a Roma dal ministero dell’Istruzione fino alla Camera.
Manifestazioni simili sono avvenute in tutta Italia nelle ultime settimane, coinvolgendo decine di migliaia di studenti che hanno protestato contro l’alternanza scuola lavoro e contro il ripristino degli scritti alla maturità dopo due anni di sospensione. In alcune piazze, sono stati violentemente attaccati dalla polizia, come mostrano filmati e testimonianze.
Per questo venerdì, numerose associazioni studentesche avevano convocato una grande manifestazione che dovrebbe durare tutto il fine settimana, gli Stati generali della scuola. Diverse sigle hanno rilanciato la mobilitazioni dopo la morte di Lenoci.
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