Il primo mandato di Sergio Mattarella si conclude con migliaia di immagini che hanno fatto il giro del web e hanno reso il presidente della Repubblica, per la prima volta, protagonista della rete, con fotografie e video trasformati in meme e pagine satiriche. Un fenomeno che ha avvicinato la massima carica dello stato ai cittadini
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi confermato per un secondo mandato, viene ricordato non solo per l’alto profilo politico, ma anche per il successo che ha avuto sui social network. Durante il suo primo settennato è stato creato il profilo Instagram del Quirinale, per raccontare l’agenda del presidente e diffondere i discorsi ufficiali della massima carica dello stato. Le immagini e i tweet pubblicati hanno contribuito a creare la figura di un presidente pop, amato da molti: dall’espressione di gioia per la vittoria dell’Italia agli Europei, alla dichiarazione di un uomo comune durante la pandemia: «Eh Giovanni, non vado dal barbiere neanche io». Immagini che hanno fatto il giro del web, producendo pagine satiriche, come “Le bimbe di Sergio Mattarella” su Instagram e “Mattarella ascolta cose” su Facebook, oltre a nuovi marchi di magliette, come quella realizzata dal brand Mattarella Rocks. Il nome del presidente ha ispirato la produzione di centinaia di magliette e felpe in stile Metallica, il cui ricavato viene devoluto all’ong Sea Watch.
Ecco il video che ha fatto il giro del web il 27 marzo 2020, all’inizio della pandemia, mandato in onda per errore dall’ufficio stampa del presidente.
Il 25 aprile 2020, durante la prima ondata pandemica, l’immagine di Mattarella si è distinta rispetto alle celebrazioni degli anni precedenti, in cui presenziavano parlamentari ed esponenti del governo. Il presidente della Repubblica ha deposto la corona d’alloro sulla tomba del Milite ignoto all’Altare della Patria, da solo, circondato dai due corazzieri.
Un’altra espressione nota del presidente uscente è stata ripresa durante la finale degli Europei, l’11 luglio 2021, allo stadio di Wembley a Londra. Mattarella ha esultato nel momento della vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra, pur mantenendo la solita compostezza.
Un video diventato virale ritrae il capo dello stato in una sala affollata impegnato ad ascoltare una traduzione simultanea con le cuffie. Così è nata la pagina Facebook “Mattarella ascolta cose”, dove si trovano decine di video con musiche diverse, da Numb dei Linkin Park, a E penso a te di Lucio Battisti.
Il pubblico social si è poi affezionato all’immagine di Mattarella in silenzio, davanti a uno schermo, concentrato a stampare il primo certificato digitale dell’anagrafe online.
Un presidente che più volte ha voluto comunicare il suo essere uguale agli altri. Dalla fotografia che lo ritrae in attesa del vaccino, in una sala d’attesa tra le altre persone, all’immagine di Mattarella su un volo di linea Alitalia diretto a Palermo, per una visita privata, il 14 febbraio 2015.
Sempre in volo, questa volta sull’aereo presidenziale diretto a Bari, Mattarella saluta dal finestrino il pilota del jet che scorta l’aereo del presidente.
E infine la t-shirt che è stata acquistata da centinaia di persone, con il nome del presidente in stile Metallica. Uno dei creatori di Mattarella Rocks, Michele De Paola, ha spiegato che il ricavato viene devoluto alla Sea Watch, l’ong che si occupa di salvataggi nel mar Mediterraneo, perché il presidente Mattarella è stata l’unica figura istituzionale che ha chiesto una gestione più umana della questione migratoria.
Durante la carica però il presidente, molto amato dai cittadini, è stato accusato da Luigi Di Maio di alto tradimento. L’impeachment è stato comunicato dall’allora capo politico del Movimento 5 stelle durante una telefonata alla trasmissione Che tempo che fa il 27 maggio 2018. Una minaccia giunta anche dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Due anni dopo però è arrivato il mea culpa di Di Maio, questa volta ministro degli Esteri. All’Aria che tira su La7 nell’aprile del 2020 ha dichiarato: «Nella vita delle persone da grandi errori nascono grandi opportunità. Da quell'episodio ho rafforzato il mio senso di responsabilità istituzionale e ho imparato a credere sempre di più nel ruolo di Mattarella».
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