Agli autotrasportatori stranieri sprovvisti di certificazione verde sarà permesso solo l’accesso alle aree di carico e scarico merci, secondo quanto contenuto nella nota dei ministeri delle Infrastrutture e della Salute
Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e il ministero della Salute confermano l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass da domani, venerdì 15 ottobre. Agli autotrasportatori stranieri sprovvisti di certificazione verde sarà permesso solo l’accesso alle aree di carico e scarico merci. È quanto contenuto nella nota di chiarimento pubblicata in merito al trasporto marittimo e all’autotrasporto.
Nei settori della logistica, nei quali ci sono percentuali significative di lavoratori non vaccinate, si prevedono scioperi e disagi con l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per tutti i lavoratori. Un corteo di protesta a Roma contro la certificazione, sabato 9 ottobre, si è concluso con disordini e violenze, quando estremisti di destra hanno assaltato la sede della Cgil.
Il settore del trasporto merci
Nella nota si affronta il nodo dei lavoratori nel settore degli autotrasporti che vengono dall’estero. Agli autitisti provenienti da oltreconfine che non sono in possesso di green pass sarà consentito soltanto l’accesso alle aree di carico e scarico merci, come già previsto dalle linee guida governative.
In Italia, si calcola che un autista su tre sia sprovvisto di green pass. Ma nel comparto lavorano in maggioranza stranieri, molti dei quali vaccinati con il siero russo Sputnik V, che non è riconosciuto dall’Agenzia europea del farmaco. Il coordinatore di Assologistica ha detto che venerdì potrebbe mancare il 30 o 40 per cento del personale. Mentre Paolo Uggé, di Conftrasporti, ha detto che si valuterà «di invitare le imprese a fermare i camion, se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza green pass».
Le regole per il trasporto marittimo
Nella nota di chiarimento si specifica che «l’imbarco o rientro a bordo» di navi battenti bandiera italiane, che abbiano un porto di partenza, scalo o destinazione finale in territorio italiano «è da considerarsi come luogo di lavoro».
Gli imbarchi devono quindi seguire alcune regole, che saranno messe in atto dal datore di lavoro. I lavoratori senza certificazione verde che siano a bordo di una nave il 15 ottobre, data di entrata in vigore dell’obbligo, dovranno essere sottoposti a tampone molecolare o antigenico prima di poter sbarcare in Italia.
Tutte le persone che si imbarcheranno dal suolo italiano a partire da venerdì, fino al 31 dicembre 2021, dovranno avere un green pass valido, così come chi sbarcherà in Italia e dovrà successivamente risalire a bordo di una nave.
Gli scioperi previsti per venerdì
Come nel settore degli autotrasporti, anche nei porti c’è un’alta percentuale di lavoratori non vaccinati: a Trieste, dove il 40 per cento dei portuali non ha il green pass, è stato annunciato uno sciopero per domani.
Oggi i lavoratori si sono detti disposti a interromperlo da sabato, in cambio di un rinvio di un mese dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde. Il governo ha però comunicato di non avere intenzione di concedere proroghe, mentre oggi il premier Draghi ha comunicato nel vertice con i sindacati che ci sarà una discussione in Consiglio dei ministri sul prezzo dei tamponi.
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