L’Istat ha pubblicato i dati per il mese di aprile: dopo la crescita di febbraio e marzo, cala il numero di occupati che però rimangono sopra i 23 milioni. Il livello dell’occupazione a termine è il più alto dal 1977
Ad aprile calano occupati e disoccupati ma crescono gli inattivi rispetto a marzo. Il tasso di disoccupazione cala all’8,4 per cento, -0,1 rispetto al mese precedente e di 1,8 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Dopo la forte crescita di febbraio e marzo, arriva la flessione anche per il numero di occupati, che però resta comunque superiore a 23 milioni.
- Lo ha comunicato l’Istat che ha pubblicato i dati provvisori del mese di aprile. Tra i giovani il tasso di disoccupazione scende al 23,8 per cento, calando di 1,4 punti. Anche l’occupazione diminuisce dello 0,1 per cento, pari a 12mila persone, soprattutto per donne, autonomi e nella fascia d’età tra i 35 e i 49 anni. Il tasso rimane invariato al 59,9 per cento, il valore record di marzo 2022.
- Di riflesso, ad aprile cala il numero di persone in cerca di lavoro (-0,8 per cento pari a 17mila unità rispetto a marzo), specialmente tra gli uomini, gli under 35 e gli ultracinquantenni. Sale invece il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni d’età. Un aumento generalizzato dello 0,3 per cento, cioè 34mila persone, che coinvolge entrambi i sessi e tutte le fasce di età. Il tasso di inattività sale al 34,6 per cento (+0,1) e rimane sui livelli prepandemici.
- Nel confronto con aprile del 2021, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro del 17 per cento (428mila unità) e sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni del 4 per cento (540mila). La crescita del numero di occupati è pari a 670mila unità, più della metà dei casi si tratta di dipendenti a termine. La stima supera i 3 milioni e 150mila unità, il valore più alto dal 1977.
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