Sostanzialmente stabile il tasso di occupazione a dicembre 2021, effetto della crescita del numero di occupati tra le donne, i dipendenti a termine e le persone con meno di 50 anni d’età da un lato e del calo tra gli uomini, gli autonomi e gli ultra 50enni dall’altro
A dicembre il tasso di occupazione è risultato stabile al 59 per cento, tornando ai livelli pre pandemia, di febbraio 2020. Al 9 per cento invece il tasso di disoccupazione, quello di inattività è invece salito dal 34,6 per cento al 35,1. A rivelarlo è l'Istat, che ha diffuso i dati provvisori su occupati e disoccupati.
- Il numero di occupati a dicembre 2021 è superiore a quello di dicembre 2020 del 2,4 per cento, pari a 540mila unità in più. Solo per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni si osserva stabilità.
- Gli inattivi aumentano in modo particolare tra le donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni. Ma resta sostanzialmente stabile il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, poiché alla diminuzione di donne in cerca di lavoro, con meno di 50 anni, fa da contrappeso una crescita osservata per uomini e ultra 50enni. Il tasso di inattività è stabile al 35,1 per cento.
- Confrontando il trimestre ottobre-dicembre 2021 con quello precedente (luglio-settembre), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,3 per cento, con un aumento di 70mila occupati. La stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita del numero di occupati tra le donne, i dipendenti a termine e le persone con meno di 50 anni d’età e del calo tra gli uomini, gli autonomi e gli ultra 50enni.
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