Il nuovo sistema d’allarme della Protezione civile ha effettuato oggi intorno alle 12 il primo test su scala regionale. Una notifica push e un segnale sonoro sono stati mandati a tutti i telefoni collegati alle cellule telefoniche della zona interessata. La fase sperimentale di It-alert si concluderà il 13 febbraio 2024: ecco tutto quello che c’è da sapere
Il nuovo sistema d’allarme della Protezione Civile It-Alert è stato testato oggi in Toscana. Alle 12.03 i telefoni cellulari di tutte le persone che si trovavano all’interno della regione hanno suonato. Sugli schermi è apparsa la notifica push che recitava «questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario». Il questionario a cui si riferisce la notifica è stato ideato per raccogliere feedback e perfezionare il sistema dove è necessario.
Per la verità questo non è il primo esperimento che la Protezione civile effettua con questo strumento. L’anno scorso era stato utilizzato per simulare un messaggio d’allarme in seguito a un’eruzione vulcanica sull’isola Vulcano e un terremoto in provincia di Reggio Calabria. Si tratta però del primo test di portata regionale.
Cos’è It-Alert
Il presidente di regione, Eugenio Giani, ha detto di essere orgoglioso della scelta della Toscana come prima regione su cui sia stato effettuato il test. «Non posso non pensare che questa scelta sia collegata anche all’efficienza dimostrata dal nostro sistema di Protezione civile e al proficuo rapporto di collaborazione da anni attivo tra settore regionale e Dipartimento nazionale» ha detto Giani.
Il test regionale serve sia per informare i cittadini dell’esistenza del nuovo sistema, sia per perfezionarlo. Il test prevede infatti che la notifica e il segnale sonoro arrivino a tutti i cellulari agganciati alle cellule telefoniche di una determinata aerea, riuscendo in questo modo a raggiungere non solo i residenti nella regione ma chiunque si trovi in quel momento nell’area interessata dall’ allarme.
Questo nuovo strumento non andrà a sostituire, bensì a integrare le comunicazioni di allerta di cui la Protezione civile già si occupa. Il suo uso è inoltre escluso per per eventi a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità.
Nella fase iniziale It-alert non sarà utilizzato per tutte le tipologie di eventi catastrofici ma solo in caso di maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica (per ora solo di Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli), incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali e precipitazioni intense.
I test regionali continueranno fino al 13 febbraio 2024. Nel futuro prossimo sono previsti:
- il 30 in Sardegna,
- il 5 luglio in Sicilia,
- il 7 luglio in Calabria
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e il 10 luglio in Emilia-Romagna
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