Dopo il caos delle nomine, la Rai è di nuovo al centro di una polemica. Il regista Roan Johnson, autore de La stagione della caccia, accusa i vertici di viale Mazzini per aver tagliato gli ultimi 15 minuti della pellicola andata in onda ieri sera. Coletta: «Errore tecnico, entro fine dicembre rimessa in onda»; Vespa: «Non ho il potere di tagliare i programmi». Il caso potrebbe finire in parlamento
Dopo il caravanserraglio delle nomine e il successivo strascico di polemiche, la Rai la centro di una polemica. Il regista Roan Johnson, autore de La stagione della caccia, ha attaccato i vertici di viale Mazzini per aver aver deciso di tagliare gli ultimi 15 minuti della pellicola, tratta dal romanzo di Andrea Camilleri, andata in onda ieri sera alle 21.25.
Johnson sostiene che l’interruzione è stata decisa per dar spazio alla trasmissione di Bruno Vespa, Porta a porta. L’ufficio stampa della Rai, contattato da Domani, replica alla vicenda spiegando che è stato «un mero errore tecnico, l’interruzione non è stata dovuta alla trasmissione di Vespa».
Versione confermata ufficialmente anche dal direttore Intrattenimento, prime time e responsabile ad interim di Rai 1 Stefano Coletta, che durante una conferenza stampa sullo Zecchino d’Oro si è scusato per l’accaduto. «È stato un problema tecnico, non c’era nessuna intenzione di interrompere il film». Coletta ha poi assicurato che entro fine dicembre il film verrà rimesso in onda.
Anche Bruno Vespa, chiamato in causa, risponde alle polemiche: «Solo persone profondamente incompetenti o in clamorosa malafede possono immaginare che abbia l’autorità o la semplice intenzione di tagliare il programma che precede Porta a porta per andare in onda in anticipo».
«Aggredire un professionista prima di avere un briciolo di informazione dimostra lo stato selvatico al quale purtroppo si è ridotta tanta gente'», commenta il conduttore televisivo.
La protesta
La polemica è nata da un tweet di Johnson pubblicato questa mattina: «Come si fa a commentare il fatto che in prima serata su Rai 1 un film venga tagliato a 15 minuti dalla fine perché – immagino eh – Porta a Porta sennò va troppo in là? Come si fa a scusarsi con gli spettatori, con tutti quelli che hanno lavorato al film e con Camilleri?».
«Forse La stagione della caccia dovrebbe essere aperta per trovare il responsabile in Rai (che a mio parere è la prima ad essere stata danneggiata ieri sera)», aggiunge.
Si inserisce nella polemica anche Roy Menarini, professore di cinema e fotografia all’università di Bologna, che in un lungo post pubblicato su Facebook sostiene che «è evidente che in Rai ci sono problemi seri, se viene in mente di fare una cosa del genere sul canale principale».
Secondo il docente «ieri quasi tre milioni di italiani stavano vedendo» il film quando, a 15 minuti dalla conclusione, «il finale è stato interrotto (e mai ripreso) per dare la linea a Bruno Vespa».
Sui social molti spettatori si sono lamentati condividendo la protesta di Johnson e Menarini. E il caso potrebbe finire in parlamento. Il deputato di Italia viva, Michele Anzaldi, da sempre critico sulle scelte dei vertici della televisione pubblica italiana, si chiede su Twitter: «La Rai ci dirà i responsabili del taglio di La stagione della caccia tratto dal romanzo di Camilleri? Doveroso chiarire, dopo i tanti commenti inferociti dei telespettatori. Un’offesa alla memoria del grande scrittore».
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