Una ferrea puntualità. Annunciato per il mese di settembre in un articolo pubblicato dal Times lo scorso 22 agosto, il verdetto Uefa sulle violazioni del Fair play finanziario (Fpf) è arrivato. E ha confermato le anticipazioni riguardanti i club finiti nella lista nera e le sanzioni da erogare. Quattro sono italiani: Inter, Juventus, Milan e Roma.

Il comunicato messo in rete nel tardo pomeriggio di ieri dalla confederazione calcistica europea ha reso noto che il suo Club Financial Control Body (Cfcb) ha concluso otto settlement agreements (cioè percorsi pluriennali concordati per l’aggiustamento dei conti) con altrettanti club, per un ammontare potenziale di 172 milioni di euro di multe.

Denaro che verrebbe trattenuto dalla stessa Uefa al momento di erogare i premi per la partecipazione alle coppe, e che riguarda violazioni relative alle annate finanziarie dal 2018 al 2022.

Le sanzioni si alternano fra quelle soltanto pecuniarie e altre che prefigurano il rischio di restrizioni al tesseramento di nuovi calciatori, se non il suo divieto in toto.

Quanto alla cifra complessiva di 172 milioni di euro, di essa ne viene effettivamente e immediatamente ritirato il 15 per cento (26 milioni di euro). Il restante 85 per cento (146 milioni di euro) è condizionato alla capacità dei club di rientrare progressivamente nei parametri, durante un percorso di aggiustamento che può avere durata triennale o quadriennale a seconda dell’esito delle trattative tra il Cfcb e il singolo club.

Le multe 

Dal prospetto allegato alla nota pubblicata dall’Uefa risulta che le sanzioni pecuniarie per i club italiani sono le seguenti: 15 milioni di euro per il Milan (di cui 2 milioni immediatamente effettivi), 23 milioni di euro per la Juventus (3,5 milioni immediatamente effettivi), 26 milioni di euro per l’Inter (4 milioni immediatamente effettivi) e 35 milioni di euro per la Roma (5 milioni immediatamente effettivi).

Le quattro italiane sono anche quelle che fanno registrare le sanzioni più elevate della lista, con l’eccezione del Paris Saint Germain che primeggia per netto distacco (65 milioni di euro di sanzione, di cui 10 milioni immediatamente effettivi).

Ben più modesti i numeri delle altre tre società sanzionate (Monaco e Marsiglia 2 milioni di euro di cui 300mila immediatamente effettivi, e i turchi del Beşiktaş 4 milioni di euro di cui 600mila immediatamente effettivi).

Quanto al percorso pluriennale di settlement agreement, l’Inter e la Roma sono le sole a scegliere il percorso quadriennale. Tutte le altre, fra cui Juventus e Milan, hanno optato per il percorso triennale.

Avvertimenti

Il lungo comunicato dell’Uefa aggiunge che altri 19 club europei sono rientrati di stretta misura nei parametri del Fpf, e che lo hanno fatto grazie all’allentamento degli indici relativamente alle stagioni 2020 e 2021, determinato dell’emergenza pandemica, o perché negli anni precedenti avevano ottenuto dei break-even positivi che sono stati inseriti nel calcolo.

Fra questi 19 club ne troviamo due italiani: Lazio e Napoli. A queste 19 società si rivolge il passaggio finale del comunicato, per ricordare che dalla stagione 2022-23 le agevolazioni da Covid non varranno più.

Un invito a rimettersi in linea con le gestioni virtuose, che del resto era stato fatto trapelare a margine dell’articolo pubblicato dal Times. E se l’ammonimento vale per i club che si sono salvati per un pelo, è ancora più stringente per quelli che hanno sforato clamorosamente nonostante tutte le facilitazioni. Il messaggio è chiaro: da adesso si torna a fare sul serio. Era ora.

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