- «Barbara e Simona Meloni sono, come ho scritto, mie sorellastre, da parte di padre. Con loro ho sempre avuto pochissimi rapporti, con eccezione del periodo che vi ho indicato, e quei rapporti sono interrotti completamente da circa vent’anni, per ragioni personali che non ritengo di dover condividere. Per questo ho sempre scelto di non farne menzione».
- «Non conosco le attività che svolgeva mio padre e non potrei conoscerle perché, come è noto, non avevo rapporti personali con lui. Il sig. Matano, circa vent’anni fa, è stato per un periodo compagno di mia madre, la quale aveva lavorato per lui per circa un paio di anni quale collaboratrice nel suo ufficio di Roma».
- «Non ne ero a conoscenza, e anche lei, mia madre, a seguito di mia domanda da voi sollecitata, ne aveva un ricordo molto vago».
Gentile Presidente Meloni, sapeva dell'esistenza a Madrid di una società in cui c'era suo padre Francesco Meloni insieme a Raffaele Matano come socio? Matano, in Italia, è stato socio in alcune aziende con Anna Paratore.
Non conosco le attività che svolgeva mio padre e non potrei conoscerle perché, come è noto, non avevo rapporti personali con lui. Il sig. Matano, circa vent’anni fa, è stato per un periodo compagno di mia madre, la quale aveva lavorato per lui per circa un paio di anni quale collaboratrice nel suo ufficio di Roma.
Era a conoscenza delle società dove figurava come socia sua madre?
Non ne ero a conoscenza, e anche lei, a seguito di mia domanda da voi sollecitata, ne aveva un ricordo molto vago. A seguito di verifica abbiamo riscontrato che per brevi periodi ha posseduto quote decisamente minimali di società, in cui è stata inserita come socio di assoluta minoranza data la sua relazione con Matano e da cui è uscita dopo poco, alla fine della stessa.
Lei e sua madre avete sempre detto di non avere più rapporti con Francesco Meloni dal 1988. Come si spiega la società spagnola in cui nel 2004 troviamo Francesco Meloni e Raffaele Matano mentre quest’ultimo, in Italia, era socio di Anna Paratore? Sua madre le ha mai detto di questa società di Matano in Spagna con Francesco Meloni?
Non so nulla della società in Spagna e anche mia madre non ne rammenta nulla. E confermo di non aver avuto alcun rapporto con mio padre da quando ero ragazzina, né li ha più avuti mia madre.
Quello che so è che nello stesso periodo nel quale mia madre frequentava il sig. Matano, c’è stato un tentativo di riavvicinamento tra me e mia sorella Arianna e una delle nostre due sorellastre da parte di padre, Barbara. Arianna ha presentato Barbara al sig. Matano, il quale la assunse nel suo ufficio. Poiché le mie due sorellastre, a differenza nostra, hanno sempre mantenuto il rapporto con il padre, è plausibile che Barbara abbia creato il contatto tra il sig. Matano e mio padre. Quando la relazione di mia mamma con il sig. Matano era già terminata, i nostri rapporti con le nostre sorellastre si sono interrotti e non ho con loro alcun contatto da allora.
La lega una parentela a Barbara Meloni e Simona Meloni? La prima residente a Roma, la seconda a Madrid. Entrambe azioniste nella società spagnola con Francesco Meloni e Matano?
Barbara e Simona Meloni sono, come ho scritto, mie sorellastre, da parte di padre. Con loro ho sempre avuto pochissimi rapporti, con eccezione del periodo che vi ho indicato, e quei rapporti sono interrotti completamente da circa vent’anni, per ragioni personali che non ritengo di dover condividere. Per questo ho sempre scelto di non farne menzione. Non considero giusto che persone che di fatto non fanno parte della mia vita e che non hanno ruoli pubblici vengano tirate in ballo e piazzate sui giornali con le loro vicende personali a causa mia, ovvero a causa del vostro spasmodico bisogno di attaccare me e gettare ombre su chiunque abbia, o abbia mai avuto a che fare con me.
Conosce l'avvocato Romolo Reboa, candidato alle ultime regionali in sostegno di Rocca presidente?
Lo conosco di vista, ma non ho mai avuto con lui rapporti degni di rilievo.
Ora che ho risposto alle vostre domande, con la tranquillità di chi non ha nulla di cui vergognarsi, consentite a me di fare una domanda. In questa inchiesta – che immagino sia costata a voi e ad altri mesi di lavoro, impiego di risorse e personale – avete ravvisato degli illeciti, in questi fatti di vent’anni fa? Vi è una notizia da offrire ai lettori, qualcosa che il Presidente del Consiglio avrebbe fatto di illegale? Vi è qualcosa per cui valga la pena mettere la vita personale della mia mamma in piazza, riaprire vecchie ferite, gettare ombre su persone oneste che non sono personaggi pubblici e non vi hanno fatto nulla di male? Qualcosa di sbagliato, come, che so, chiedere prestiti per centinaia di milioni di euro che poi sono diventati incagli di una banca che lo Stato ha dovuto salvare con i soldi dei cittadini?
Perché se gli illeciti non ci fossero, come io sono certa che sia, allora quale è l'obiettivo di questo presunto scoop? Ve lo dico io. Mettere un po' di fango nel ventilatore e accenderlo. Sperando che, comunque vada, un po' di fango rimanga attaccato. Colpire tutte le persone che mi sono vicine, che mi vogliono bene, a una a una, giorno dopo giorno. E farmi perdere la calma, la lucidità, nella speranza che faccia qualche passo falso.
Ma non accadrà, perché io so esattamente chi sono. Sono una persona onesta e libera, e mi sono convinta che sia proprio questo a farvi impazzire. Perché significa che nella vita si può fare qualcosa di grande senza doversi comportare in modo squallido o compiacere persone meschine. Qualcosa che altri, evidentemente, non possono rivendicare con la stessa forza. Fatevene una ragione, mi vedrete camminare sempre a testa alta.
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