L’annuncio di Sea-Watch su Twitter. Ancora bloccata la nave Seawatch 4. Da marzo a oggi il governo italiano ha continuato periodicamente a bloccare l’attività di salvataggio delle Ong aumentando i rischi per le vite umane
«Il nostro aereo #Moonbird ha ripreso il volo!», così la Ong Sea Watch ha annunciato che l’aereo, bloccato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), potrà riprendere le sue missioni per salvare le vite dei migranti in mare.
«In seguito alla richiesta di trasferirlo in Svizzera per manutenzione, abbiamo ricevuto dalle autorità italiane la notifica di revoca del provvedimento di fermo».
Il velivolo era stato bloccato il 4 settembre perché, secondo Enac, non svolgeva attività autorizzate. «Il governo italiano ha chiuso i nostri occhi sul Mediterraneo. Il nostro aereo di monitoraggio civile Moonbird non può più alzarsi in volo da Lampedusa». Aveva detto la portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi. Da giugno a settembre grazie all’aereo sono state effettuate 47 missioni e avvistate 2600 persone in pericolo chiedendone il soccorso immediato. «Lo prescrive la legge, eppure è proprio questo a venirci contestato»
L’Enac, aveva ricostruito Avvenire, puntava il dito sull’attività di ricerca e soccorso in mare che, secondo l’Ente, non era stata mai autorizzata. Nel provvedimento c’era scritto: «l'intensissima attività di volo svolta dallo scalo di Lampedusa, sia per continuità che per numero di ore giornaliere» dichiarata dai piloti del velivolo, come voli locali sullo scalo di Lampedusa e condotti al largo del mar Mediterraneo «sembrerebbe non coerente con l'attività dichiarata».
Sea Watch però ha avuto ragione e adesso tornerà sui cieli della Sicilia: «Siamo diretti a Palermo da dove riprenderemo subito le nostre missioni».
Linardi, in un articolo di denuncia pubblicato su Domani, ha ricordato che è attualmente bloccata a Palermo la nave Sea-Watch 4 a causa di un fermo amministrativo. La nave inoltre ha ricevuto una segnalazione da parte di Malta ma non ha potuto lasciare il porto per prestare soccorso.
Da marzo a oggi il governo italiano ha bloccato sei navi umanitarie, senza fornire alternative per sopperire alla loro assenza in mare, creando un problema per la salvezza delle vite dei migranti.
© Riproduzione riservata