L’annuncio del presidente Palù e del d.g. Magrini. L’agenzia organizzerà delle risposte alle domande frequenti e approfondimenti. Il vaccino può essere somministrato anche in gravidanza e allattamento ma verrà studiata la risposta dei soggetti fragili. Nei primi 2-3 mesi la somministrazione funzionerà a chiamata sulla base di liste stilate dalla struttura commissariale con le regioni
Anche l’Aifa ha dato il via libera al vaccino Pfizer-Biontech per il Covid-19. Il presidente Giorgio Palù ha ripetuto: «Margine di sicurezza elevatissimo, 95 per cento».
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha subito fatto un post su Facebook: «Il 27 Dicembre, in tutte le regioni italiane, inizieranno le prime vaccinazioni al personale sanitario e agli anziani delle Rsa. È ancora dura, ma ora abbiamo un'arma in più. Forza».
L'annuncio ufficiale è arrivato nel corso della conferenza stampa dell'Agenzia del farmaco. Il direttore generale Nicola Magrini ha detto che il vaccino è sicuro anche per quanto riguarda i soggetti fragili: «Il vaccino è indicato per gli over 16 e non ha controindicazioni. Non sono richieste accortezze particolari per anziani, immunodepressi e altre categorie specifiche e neanche per donne in gravidanza e allattamento».
Nel giorno del V-day, il 27dicembre, hanno ricordato i vertici Aifa, si inizierà con un gruppo limitato. Da subito l’Agenzia si doterà di un proprio Comitato tecnico scientifico, ha detto Magrini, «che coordinerà attività di sorveglianza delle reazioni avverse. Saranno realizzati studi specifici su popolazioni selezionate come pazienti in dialisi e pazienti delle Rsa».
Sulla contagiosità di chi viene vaccinato ancora non si sono espressi con certezza, ma l’Aifa è positiva: «Quello che sappiamo è ancora limitato agli studi», ha detto Magrini. In futuro «occorrerà studiarlo, per ora non c’è stata l’opportunità di studiarla, sembra proprio che induca un’immunità sterilizzante».
La comparsa dei primi anticorpi è visibile dal sesto settimo giorno. Sulla variante inglese bisognerà aspettare «per capire se dovremo fare nuove vaccinazioni». Palù ha detto che in generale «la durata delle vaccinazioni verrà monitorata».
Il d.g. ha poi anticipato che «per i primi due-tre mesi il vaccino sarà coordinato dalla struttura commissariale e dalle regioni, operatori sanitari ed Rsa saranno chiamati ad essere vaccinati attraverso specifiche liste, successivamente con il coinvolgimento dei medici di famiglia si vedrà come fare. Per i prossimi mesi non ci sarà un meccanismo di prenotazione ma di chiamata».
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