Per il presidente Silvio Brusaferro «l’elevata incidenza e il forte impatto sui servizi sanitari richiedono di essere molto cauti e di non ridurre misure attuali, comprese quelle sulla mobilità». L’Istituto tiene gli occhi puntati su gennaio: «per fare in modo che si abbiano un numero di nuovi casi significativamente più basso dell'attuale: ora è troppo alto»
«L’elevata incidenza e il forte impatto sui servizi sanitari richiedono di essere molto cauti e di non ridurre misure attuali, comprese quelle sulla mobilità». Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente delll’Istituto superiore di sanità nella conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia che si è svolta sabato mattina. Arriva così il no ufficiale all’allentamento delle misure restrittive per permettere gli spostamenti tra comuni in occasione di Natale e Capodanno. Il decreto legge che fissa gli obblighi anti Covid-19 che fissa il divieto di spostamento è finito al centro del dibattito politico negli scorsi giorni, e il premier Giuseppe Conte aveva aperto a un dialogo.
Non Brusaferro: «La situazione epidemiologica rimane grave. Le modulazioni delle regione autonome evitino rilassamenti delle misure che comportino la ricrescita dei nuovi casi». Per il presidente bisogna guardare a gennaio: «Dobbiamo ridurre il più possibile il numero di nuovi casi. Durante le feste dobbiamo fare tutti gli sforzi per fare in modo che quando si riprendano le attività a gennaio si abbiano un numero di nuovi casi significativamente più basso dell'attuale: ora è troppo alto». Il calo dell'Rt «deve essere rapidamente accompagnato dalla riduzione di nuovi casi», ha aggiunto.
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