Da settimane l’isola, che conta 22 milioni di abitanti, si trova pericolosamente a corto di riserve in valuta estera, e le autorità sono state costrette a limitare anche l'acquisto di beni essenziali come carburanti, alimenti, medicine.
Una enorme folla di manifestanti ha preso d'assalto la residenza del presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, costringendolo a fuggire con l’elicottero dalla capitale Colombo. Negli scontri sono rimaste ferite 55 persone, di cui tre secondo l’ospedale nazionale dello Sri Lanka, colpite da armi da fuoco.
Lo Sri Lanka sta vivendo una profonda crisi economica e il premier Ranil Wickremesinghe, che sta trattando gli aiuti con il Fondo monetario internazionale, dopo l’assalto alla presidenza e dopo le richieste di dimissioni arrivate dai partiti si è detto disposto a fare un passo indietro per lasciare spazio a un governo di unità nazionale.
Le proteste nell’isola sono iniziate nel marzo scorso e avevano già provocato diverse dimissioni di membri del governo.
Da settimane l’isola, che conta 22 milioni di abitanti, si trova da pericolosamente a corto di riserve in valuta estera, e le autorità sono state costrette a limitare anche l'acquisto di beni essenziali come carburanti, alimenti, medicine.
Si tratta, secondo la stampa locale, della peggior crisi economica attraversata dal Paese dalla sua indipendenza, nel 1948. Nel frattempo l'inflazione ha raggiunto il 54,6 per cento nel mese di giugno e, stando alle stime, potrebbe arrivare al 70 per cento nei mesi prossimi. L'ira dei manifestanti e' rivolta in particolare contro la famiglia Rajapaksa, che ha tenuto salde le redini del Paese negli ultimi anni indebitandolo in particolare nei confronti della Cina.
Ora sembra che siamo vicini a un deciso cambio di leadership nel paese. Il cambio di governo, però, potrebbe bloccare il dialogo con il Fondo monetario internazionale per un prestito di tre miliardi di euro.
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