Le immagini e il video in esclusiva pubblicati da Domani, che documentano le violazioni delle normative sullo stordimento e il dissanguamento degli animali, oltre a una serie di maltrattamenti in un impianto di macellazione dell’azienda Zema, in provincia di Cremona, scuotono la Giunta regionale lombarda. Il capodelegazione del Pd in commissione Agricoltura Mattia Piloni: «La regione spieghi se era a conoscenza e come intende agire»
Le immagini e il video in esclusiva pubblicati da Domani, che documentano le violazioni delle normative sullo stordimento e il dissanguamento degli animali, oltre a una serie di maltrattamenti sui maiali poco prima del macello in un impianto di macellazione dell’azienda Zema, in provincia di Cremona, sono arrivate fino alla Giunta regionale lombarda. Con il consigliere e capodelegazione del Pd in commissione Agricoltura Mattia Piloni che ha presentato un’interrogazione.
«Vogliamo sapere – ha dichiarato Piloni in relazione al materiale raccolto dalla squadra investigativa di Animal Equality all’interno dell’impianto di macellazione – se la regione Lombardia fosse a conoscenza di quanto stava accadendo a Salvirola e, inoltre, come si stia attivando in merito al rispetto delle normative sul benessere animale, anche a tutela delle numerose aziende agricole del settore, che invece rispettano le regole e che verrebbero eventualmente penalizzate da condotte non rispettose della normativa».
Piloni sul tema era già intervenuto lo scorso dicembre, con un ordine del giorno al bilancio concernente il finanziamento di iniziative per il benessere animale e l’incremento del livello di biosicurezza negli allevamenti zootecnici e lo scorso marzo, con la proposta presentata durante la sessione europea del consiglio regionale, di chiudere gli allevamenti di visoni e più in generale di animali da pelliccia, e di promuovere maggiormente il benessere animale nel nostro paese.
«Alla giunta lombarda – ha aggiunto – abbiamo poi chiesto anche maggiori informazioni sul tipo di controlli effettuati dagli enti preposti e se non sia il caso di potenziarli, alla luce di questa ultima vicenda, ma anche dopo le numerose segnalazioni relative anche ad altri temi ambientali che stanno coinvolgendo il territorio lombardo, come il caso dell’indagine dei gessi di defecazione che ha coinvolto l’azienda Wte». Dalla regione Lombardia, al momento, non è arrivato nessun commento.
© Riproduzione riservata