Il presidente della Repubblica ha incontrato oggi al Quirinale, insieme alla presidente del parlamento Ue, Roberta Metsola, gli studenti delle scuole ambasciatrici dell’Europarlamento, tra i temi toccati, anche la guerra in Ucraina, l’accoglienza ai profughi
«Serve uno sforzo in più per evitare di tornare indietro» sul fronte della transizione ecologica. Sono le parole del presidente della Repubblica Mattarella, che oggi ha ospitato al Quirinale gli studenti delle scuole ambasciatrici del Parlamento europeo. Mattarella ha risposto insieme alla presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, alle domande dei ragazzi su questioni cruciali che riguardano le relazioni internazionali dell’Italia e dell’Europa.
- «La sciagurata aggressione russa ha distratto il mondo» dall’obiettivo «primario» della transizione ecologica, «ha procurato crisi energetica e rincari» e «sta spingendo a usare altre fonti che si volevano abbandonare come il carbone. Serve uno sforzo in più per evitare che la guerra faccia tornare indietro anche in questo fronte. Bisogna intensificare gli sforzi su altre fonti di energia».
- Sulle fonti alternative il presidente Mattarella ha ricordato che «l'Italia è molto impegnata, ma serve intensificarne lo sviluppo. Lo ha fatto il Portogallo – ha sottolineato – dobbiamo fare molto di più e il Pnrr va in quella direzione, ora bisogna attuarlo in modo rapido».
- Rispetto alla guerra, Mattarella ha ricordato che «l’Italia sta attivamente sostenendo l'Ucraina nella resistenza», mentre, nell’accoglienza ai profughi «possiamo fare molto di più». «Voi e l'Europa – ha detto rivolgendosi agli studenti – abbiamo accolto bambine e donne che avevano bisogno, abbiamo mostrato solidarietà, abbiamo mostrato che il nostro cuore è aperto a chi lotta per i nostri valori e ora abbiamo il dovere di continuare ad aiutarli vincere». La presidente Metsola ha detto che «è stato importante andare a Kiev e visitare i deputati ucraini che hanno bisogno di un messaggio concreto di speranza. Stanno lottando per i valori europei che sono comuni con tutti noi. Ho visto un coraggio molto forte».
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