Per il tribunale di Cuneo, la madre del leader di Italia Viva non è responsabile del crack di Direkta. Intanto l’ex presidente del Consiglio annuncia di essere indagato per le conferenze ad Abu Dhabi
Una buona notizia per Matteo Renzi: la madre è stata assolta dal tribunale di Cuneo dall’accusa di bancarotta fraudolenta. «Mamma, ti voglio bene», ha commentato subito dopo il leader di Italia Viva. Ma i problemi con la giustizia non finiscono qui: dopo la notizia – data in esclusiva da Domani – dell’indagine per finanziamento illecito in cui è coinvolto insieme all’agente dei vip Lucio Presta, l’ex presidente del Consiglio ha fatto sapere di essere indagato dalla procura di Firenze per le conferenze tenute ad Abu Dhabi.
L’assoluzione
Laura Bovoli, la mamma dell'ex premier e leader di Italia viva, Matteo Renzi, è stata assolta dal tribunale di Cuneo dall’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta documentale di Direkta, una società cuneese fallita nel 2014.
Secondo la procura, sarebbe stata emessa una nota di credito falso che avrebbe adulterato i conti di Direkta. Ma per il giudice "il fatto non sussiste". Bovoli guidava l'Eventi6 di Rignano sull'Arno, in provincia di Firenze, un'azienda che si occupava della distribuzione di giornali e volantini, cliente di Direkta.
«Non bisogna mai disperare nella giustizia, un giudice a Berlino si trova sempre», il commento dell'avvocato Federico Bagattini, legale della famiglia Renzi.
Renzi: «Mamma, ti voglio bene»
«In tanti mi chiedono perchè sulle questioni della giustizia non uso un tono più aggressivo: per un motivo molto semplice. Io continuo nonostante tutto a credere nella giustizia. E nella verità. Per esempio oggi tutti i media sono scatenati sui miei avvisi di garanzia: sono curioso di capire quanto spazio verrà dato alla notizia di mia mamma oggi assolta dopo anni di indagini e processi», ha commentato il fondatore di Iv. «Assolta dall'accusa di Bancarotta a Cuneo. Perchè? Perché il fatto non sussiste. La verità arriva, prima o poi. Tante sofferenze ma poi arriva. Continuino pure ad attaccarmi, io non mollo. E soprattutto: ti voglio bene, Mamma. Scusami se hai dovuto subire tutto questo per colpa mia», conclude Renzi.
L’indagine sulle conferenze
Nella giornata di ieri Matteo Renzi ha fatto sapere di essere indagato per le conferenze che ha tenuto ad Abu Dhabi, per emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione ai compensi che ha ricevuto. La notizia è presente nel suo libro, Controcorrente: «Vengo indagato per “prestazione inesistente” dopo aver partecipato a un convegno ad Abu Dhabi al quale parteciparono autorevoli leader internazionali». Insieme a lui, è iscritto nel registro degli indagati anche Carlo Totino, titolare di una società con sede a Portici che avrebbe fatto da tramite.
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